L’ospedale di Agropoli dovrà comunque essere chiuso o, per meglio dire, riconvertito. In attesa dell’udienza di merito davanti al Tar, che ha sospeso l’efficacia del provvedimento del direttore generale dell’Asl che aveva bloccato i ricoveri già dallo scorso 2 aprile, l’Azienda Sanitaria di Salerno conferma il piano di razionalizzazione delle strutture ospedaliere sul territorio provinciale. Entro l’estate sarà attivato il polo pneumologico di Scafati e per settembre dovrà essere razionalizzata l’offerta nella Valle del Sele, chiudendo i reparti doppioni. (030413 Giancarlo Frasca)

Un’assistenza sanitaria d’eccellenza, che riesca a contemperare le esigenze del risparmio economico, i tagli al bilancio, e servizi adeguati, non può prescindere da una razionalizzazione delle strutture ospedaliere presenti sul territorio. A ribadirlo, questa mattina, il direttore generale dell’Asl unica di Salerno, Antonio Squillante, deciso a portare avanti il piano di riorganizzazione degli ospedali provinciali, così come prevede la legge, a costo di provocare malumori. E’ il caso dell’ospedale civile di Agropoli per il quale, in base al decreto 49 del settembre 2010, dallo scorso 2 aprile, avrebbe dovuto cesare i ricoveri ordinari e di day hospital, dimettere o trasferire i pazienti, entro il 15, sospendendo anche il servizio di radiologia e di analisi. Lo prevedeva la nota dello stesso Squillante, la cui efficacia è stata oggetto di una sospensiva del Tar, in seguito al ricorso del Comune cilentano. Nulla di definitivo, però, secondo il direttore generale dell’Asl, che ricorda come il Tribunale non sia entrato nel merito, fissando l’udienza al 10 aprile.
Antonio Squillante
Il piano di ridisegno dell’assistenza sul territorio, quindi, andrà avanti con un preciso cronoprogramma. Entro l’estate sarà attivato il polo pneuomologico allo Scarlato di Scafati. Per settembre, poi, dovrà essere completata la razionalizzazione nella Valle del Sele. In attesa della costruzione del nuovo ospedale unico, resteranno attivi i presidi di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra e Roccadaspide chiudendo, però, i reparti doppione.
Antonio Squillante