Internet e TV: il consumo mediatico degli italiani

Internet o televisione: cosa preferiscono gli italiani? E dove conviene investire per la pubblicità? Cerchiamo di rispondere fornendo alcuni dati sul consumo mediatico e il mercato pubblicitario.

Secondo l’ultimo Rapporto Censis, internet è ormai utilizzato dal 75,2% della popolazione italiana, il 69,6% degli italiani ha uno smartphone e quasi la totalità di questi ultimi (il 65,7% degli italiani) usa WhatsApp, che si conferma dunque come la più popolare app di messaggistica istantanea. Tra le app più usate seguono Facebook (56,2%) e YouTube (49,6%). Instagram ha raddoppiato la sua utenza negli ultimi due anni, arrivando ad interessare il 21% degli italiani, mentre Twitter resta attestato al 13,6%.

Dal punto di vista generazionale, oltre il 90% degli italiani tra i 14 e i 29 anni usa internet, di poco inferiore è la percentuale degli internauti tra i 30 e i 44 anni, mentre tale percentuale scende al 38% tra gli over 65. Il Rapporto Censis parla di «giovanilizzazione» degli adulti in merito al consumo mediatico della fascia di popolazione tra i 30 e i 44 anni, che diventa sempre più simile a quello delle generazioni più giovani dei nativi digitali: quasi il 90% usa internet, l’84,7% possiede uno smartphone e l’80,4% è iscritto a uno o più social network.

Ma la televisione sembra resistere bene alla concorrenza che proviene dai nuovi media: oltre il 92% degli italiani guarda il digitale terrestre e il 43,5% guarda la tv satellitare. E’ significativa anche la crescita della tv via internet: web tv e smart tv raggiungono il 26,8% di utenza (+2,4% in un anno); la mobile tv, ha raddoppiato in un anno i suoi utilizzatori, passati dall’11,2% al 22,1%. Mentre poco più dell’11% degli italiani (di solito giovani con un’istruzione medio-alta) guarda serie tv, film e documentari su Netflix.

Aprendo una piccola parentesi sul colosso dell’intrattenimento, va menzionato che di recente Netflix (NFLX) si e’ quotato in borsa, registrando uno dei maggiori IPO, (Initial Public Offer), di sempre. Le azioni Netflix hanno infatti inannellato una dietro l’altra, una serie di performance positive, con una crescita esponenziale senza precedenti, generando profitti per molti investitori.

Tornando a noi. Sebbene la tv tradizionale abbia perso qualche telespettatore rispetto al passato, soprattutto tra i giovanissimi, l’Italia resta il paese europeo con il più alto consumo di televisione e la più ampia offerta di canali televisivi, per scegliere tra i quali sono molto diffusi siti internet che forniscono puntuali guide tv come www.questaseratv.it
Sono circa 24,6 milioni le persone che guardano ogni sera la tv, 45,6 milioni gli spettatori di almeno un minuto di tv al giorno, mentre gli italiani online nel giorno medio sono circa 23 milioni.

La televisione resta dunque la regina dell’intrattenimento serale per le fasce di popolazione meno giovani, mentre internet diventa fondamentale per tutta una serie di attività come la ricerca di informazioni specifiche, il contatto con gli amici, usare il navigatore gps, fare acquisti. Gli italiani che guardano film online sono passati dal 19,5% del 2015 all’attuale 24%, arrivando al 47,4% per gli under 30. Questo ha portato tutte le grandi compagnie del web ad interessarsi a forme di ibridazione tra i due media, per accaparrarsi importanti fette del mercato pubblicitario, basti pensare a YouTube Red di Google e ad Amazon Prime Video, ma non mancano Apple e Facebook.

E’ molto importante sottolineare che in Italia il segmento TV advertising (3,265 miliardi di euro) è ancora il più significativo del mercato pubblicitario, seguito dall’Internet Advertising con 2,356 miliardi di euro. Molto probabilmente il divario tra i due settori si ridurrà nei prossimi anni ma entrambi conserveranno ancora a lungo la loro grande importanza e specificità, dunque coloro che investono in pubblicità dovranno sempre più cercare di integrarne i rispettivi potenziali.

 

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