Nel giorno nel quale il Comune di Salerno ha presentato un programma in 5 punti per salvare il Cstp, la Regione Campania ha, invece, illustrato un piano straordinario di investimento per il trasporto pubblico locale. “Un piano di risanamento per il trasporto pubblico simile a quello previsto per la sanità”, ha sottolineato il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. “Una riorganizzazione del sistema che – ha precisato il governatore – sarà anche motivo di confronto in sede nazionale. Ne ho parlato con il presidente del Consiglio Mario Monti e con il presidente Vasco Errani che concorda sulla necessita’ di affrontare la questione in sede di Conferenza delle Regioni. Si tratta di una questione generale di interesse nazionale che va affrontata con una normativa ad hoc. Un piano che studi non solo un’azione di risanamento, ma di garanzia per il miglioramento dei servizi.”. Il presidente ha ribadito che la questione sara’ oggetto di ” un confronto tra le Regioni e il Governo gia’ la prossima settimana” ed ha sottolineato che la pesante crisi del trasporto pubblico locale della Campania affonda le sue radici in uno status preciso: ”l’essere lontani dai costi standard, un dato oggettivo che la mia giunta ha ereditato”. Il piano regionale punta a potenziare il trasporto su ferro, garantendo il graduale aumento del numero dei treni in servizio con il conseguente superamento della situazione di emergenza. Le risorse individuate sono pari a 20 milioni di euro e coprono il fabbisogno, da progetto, di Circumvesuviana e di quello di Sepsa. Esse saranno trasferite apponendo il vincolo di destinazione inderogabile. Il piano prevede anche impegni da parte delle Società e della Regione per le infrastrutture. Queste le finalità del Programma straordinario di investimento per il recupero del materiale rotabile e dell’infrastruttura, a cui, però, deve affiancarsi un Piano di risanamento che richiede, tra l’altro, la fusione delle società e una ulteriore razionalizzazione delle attività. Quanto al trasporto pubblico locale si prevede, tra l’altro, di ottimizzare i servizi minimi dando priorità dove possibile al servizio su ferro; salvaguardare le tariffe delle fasce più deboli; estendere la tariffazione unica sul territorio regionale; rendere più efficiente il sistema di gestione dei servizi di tpl, riducendo i costi di gestione e ottimizzando i servizi.
Secondo il piano nel 2013 il numero delle vetture della Circumvesuviana, collegamento tra Napoli e l’hinterland vesuviano e nolano, dovrebbe passare dalle attuali 40 a 90, e quelle della Sepsa da 10 a 16. Il piano prevede anche investimenti per le infrastrutture da parte della Regione e delle societa’. Proseguira’, inoltre, il piano di ristrutturazione dell’Ente autonomo volturno, la holding che gestisce il trasporto pubblico campano, attraverso l’accorpamento dei servizi su ferro in un’unica societa’ e la ‘ristrutturazione’ delle risorse umane. “Le politiche del personale gia’ avviate – fa notare l’assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella – hanno portato alla riduzione del personale di 297 unita’, oltre che di 12 dirigenti, per un risparmio di oltre 23 milioni di euro”. Si continuera’ a lavorare contemporaneamente sull’esposizione debitoria dell’Eav, che e’ di circa 525 milioni di euro fino al 2010, con la “rateizzazione di contributi e interessi bancari non sui contratti di servizio” e con un intervento di “60 milioni di euro all’anno per la riduzione dei debiti”.