Corsa contro il tempo per cercare di evitare il fallimento del Cstp. Entro il 1 luglio l’azienda dovrà presentare garanzie in tribunale, in particolare sulla ricapitalizazione, per scongiurare la revoca del Concordato. Intanto, nonostante la situazione di particolare difficoltà, i dipendenti del consorzio sono tornati al lavoro assicurando le corse in tutta la provincia. (010613)

Giorni decisivi per il futuro del Cstp, l’azienda salernitana della mobilità. Nella relazione presentata dal commissario giudiziale Tommaso Nigro, sarebbe stata formalizzata la richiesta di revoca del concordato preventivo al tribunale Fallimentare per l’assenza delle condizioni necessarie per garantire la riuscita del piano messo a punto dal collegio dei liquidatori. La prossima scadenza è stata fissata al 1 luglio. In quella data si incontreranno i vertici del Cstp, il commissario ed il giudice delegato per discutere della questione e, soprattutto della ricapitalizzazione. Senza le dovute garanzie finanziarie, quindi, come ricordato nella serata di ieri dal presidente del collegio dei liquidatori Santocchio in un comunicato, l’azienda rischia il fallimento se gli enti ancora inadempienti non dovessero provvedere entro il 30 giugno.
Intanto, dopo la dura protesta di ieri, con il blocco del servizio in tutta la provincia ed il corteo tra le strade di Salerno, i dipendenti del Cstp sono tornati ad assicurare le corse, nonostante la difficile situazione vissuta.
Preoccupazione anche al Comune di Salerno.
La provincia di Salerno, invece, continua a portare avanti il progetto del neo assessore ai trasporti Cuozzo, di creare una società unica provinciale, che consorzi tutti i soggetti pubblici e privati per fare massa critica in vista dei bandi regionali per l’assegnazione dei contratti di servizio. Venerdì incontro a Napoli con l’assessore regionale Vetrella ed il Cstp.