Nell’ambito di una collaudata strategia, condivisa con il Ministero della Salute, anche quest’anno i Carabinieri dei NAS – in prossimità delle feste pasquali – hanno intensificato i controlli nel settore alimentare, con particolare riferimento al settore dolciario, al fine di tutelare la sicurezza degli alimenti e la salute dei consumatori.
In particolare, le ispezioni effettuate dal NAS di Salerno hanno consentito di impedire la distribuzione di un ingente quantitativo di prodotti dolciari potenzialmente pericolosi per la salute pubblica.
I militari hanno individuato un’azienda dolciaria totalmente abusiva, sconosciuta sia agli organi di controllo che alla Camera di Commercio, in pessime condizioni igieniche, con sporco diffuso sulle superfici e sulle attrezzature, intonaci cadenti, muffe, ragnatele ed escrementi di roditore che avevano contaminato anche gli alimenti sia quelli in lavorazione sia quelli in deposito, stoccati in promiscuità con materiale non alimentare.
L’azienda congelava abusivamente i prodotti finiti (utilizzando attrezzature non idonee e causando estese “bruciature” da freddo e formazioni di ghiaccio) ed etichettava le confezioni con scadenze completamente “inventate” e con partita IVA di un’impresa campana di impianti elettrici, utilizzata anche per gli acquisiti delle materie prime.
Il Nucleo campano ha sequestrato l’intera struttura produttiva (di circa 300 mq) e 3 tonnellate tra materie prime (farine, creme, cacao, etc.) e prodotti dolciari (sfogliate, paste frolla, biscotti secchi, etc., destinati alla vendita ad esercizi commerciali di tutta Italia), denunciando il titolare dell’attività per frode in commercio, vendita di alimenti con segni mendaci e detenzione di prodotti in cattivo stato di conservazione ed insudiciati.
Inoltre, altre ispezioni del NAS salernitano hanno portato alla chiusura sanitaria di 3 aziende, tutte in gravi condizioni igienico sanitarie e gestionali, ed al sequestro amministrativo di oltre 21 tonnellate di semilavorati alimentari (creme, polpe di frutta, etc.) destinati alla produzione di dolci tipici delle festività pasquali, preparati con ingredienti di ignota provenienza.
Il valore sul mercato degli alimenti sottratti al consumo supera i 350mila euro. (300313 com)