Depositate le perizie richieste dal Consiglio di Stato per dirimere una volta e per tutte la questione giudizaria che interessa il Crescent, l’edificio semi circolare progettato dall’archietto catalano Bofill per la zona di via Alvarez a Salerno e che dovrà abbracciare la piazza della Libertà. I giudici di Palazzo Spada ne hanno chieste tre, al Genio Civile, al Settore Urbanistica della Regione Campania e all’Autorità di Bacino destra Sele, come ricordato dal Fatto Quotidiano del 13 febbraio scorso. “Ognuno chiamato a relazionare sulla conformità del progetto alla normativa del proprio settore di competenza: sismico, urbanistico e idrogeologico. Vengono prodotte al termine di un contradditorio tra le parti interessate al procedimento”.
Le prime due perizie depositate, quella del Genio Civile e quella dell’Autorità di Bacino sono state diffuse integralmente da Italia Nostra e dall’associazione Fdc (Figli delle Chiancarelle) che stanno portando avanti il braccio di ferro giudiziario contro la realizzazione dell’edificio.

Verificazionedel Genio Civile

Verificazione dell’Autorità di Bacino

Lo scorso 16 novembre, i giudici del Consiglio di Stato, consentendo il proseguimento dei lavori al Crescent, avevano rinviato la decisione definitiva al 26 marzo 2013 chiedendo tre “verificazioni” ad Autorità di Bacino Destra Sele, Regione Campania e Genio civile.
La sesta sezione presieduta dal giudice Giorgio Giovannini dispose, in sostanza una serie di verifiche documentali alle autorità pubbliche preposte alla tutela dei vincoli di tipo sismico, geologico, idrologico, edilizio, entro 45 giorni.
– L’Autorità di Bacino Destra Sele era stata incaricata di verificare – in contraddittorio tra le parti – che le singole opere pubbliche e private del comparto Santa Teresa, sia singolarmente che nel loro insieme, per come progettate fossero compatibili con tutte le regole e prescrizioni necessarie a garantire la sicurezza sotto il profilo geologico e idrologico, anche per le opere circostanti connesse con il torrente Fusandola. L’Autorità doveva inoltre verificare la coerenza del progetto del Crescent con le misure di salvaguardia della costa dettate dallo stesso ente.
– Al dirigente del settore urbanistica della Regione Campania o un suo delegato, invece, era stato chiesto di appurare la volumetria e la superficie massima consentita sia in base al Puc che in base al Pua per il Crescent, e se il permesso di costruire rilasciato alla società Crescent rispettasse o meno queste volumetrie. In più, sempre la Regione doveva esaminare il criterio con cui il Pua e il permesso di costruire avevano stabilito la volumetria e la superficie massima consentiti per l’edificio di Piazza della Libertà, oppure eventuali fasce di rispetto fluviali non computabili. Da chiarire, inoltre, la presenza di eventuali varianti autorizzate o modifiche di fatto in fase esecutiva, e in particolare eventuali aumento delle dimensioni della piazza o sopraelevazioni con l’aumento dei volumi interrati.
– La terza verificazione era stata demandata al Genio civile di Salerno, incaricato di acquisire tutti gli atti istruttori posti a base delle due autorizzazioni sismiche rilasciate dal Genio civile stesso, e di verificare alla luce della documentazione sismica la rispondenza del progetto del Crescent alla normativa sismica.