Lunedì, in concomitanza del primo consiglio regionale della Campania, il neo Governatore dovrebbe esporre anche il programma ed annunciare la sua squadra, ad iniziare dal Vicepresidente e la giunta, un massimo di 8 assessori, di natura tecnica. Un atto che, in base al parere dell’avvocatura dello Stato non sarà attaccabile grazie ad un decreto del Governo.(260615)
Al Consiglio dei ministri di questa sera infatti, Renzi dovrebbe presentare il testo di interpretazione della legge Severino sul caso, inedito, che interessa Vincenzo De Luca.
Il decreto, che dovrà poi essere convertito in legge dal Parlamento entro agosto, garantirà «l’esercizio delle funzioni sostitutive del presidente e la continuità dell’indirizzo politico emerso dalle consultazioni elettorali».
Un testo già pronto da martedì e poi congelato in attesa del parere dell’Avvocatura, richiesta dal Premier in seguito ai dubbi espressi da alcuni ministri per evitare possibili scivoloni. Un decreto di interpretazione della legge Severino, non esplicitamente dedicato a Vincenzo De Luca, per evitare accuise di leggi ad personam e ricorsi, ma al caso generico di un presidente di Regione, o un sindaco, condannato in primo o secondo grado, che non può essere sospeso prima di essere entrato in carica con pieni poteri e aver garantito la continuità dell’ente. Questo per rispettare la volontà degli elettori per evitare che la sospensione possa scattare prima della nomina della giunta fatta dal governatore, o dal sindaco.
In base a questo decreto, quindi, Renzi potrebbe firmare l’atto di sospensione di Vincenzo De Luca già martedì prossimo lasciando il governo regionale nelle mani del vice presidente. Il Governatore, ovviamente, ricorrerà al Tribunale di Napoli per chiedere la sospensiva della sospensione, in attesa della sentenza della Corte costituzionale sulla Severino, fissata per il 20 ottobre, sulla scorta della decisione adottata per il sindaco di Napoli De Magistris.