Falso in atto pubblico, nuovo avviso di garanzia per il governatore Vincenzo De Luca. I fatti sono quelli relativi al periodo in cui era a capo dell’amministrazione salernitana e riguarda una variante al progetto per la realizzazione di piazza della Libertà.
Assieme a De Luca sono indagati anche alcuni componenti della sua giunta e i tecnici. I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria stanno ora procedendo con la notifica dei provvedimenti agli indagati che dovranno rispondere, a vario titolo, di turbativa d’asta e peculato.
Secondo l’accusa, De Luca e la sua giunta avrebbero approvato la variante con la quale venivano stanziati altri otto milioni di euro per alcuni “imprevisti”.
Oggi, intanto, l’avvocato di De Luca, Paolo Carbone, ha chiesto l’assoluzione perché «il fatto non sussiste» nella sua arringa difensiva in aula nel processo in Appello che vede imputato il governatore per abuso d’ufficio per la vicenda del termovalorizzatore. «Chiediamo giustizia e voi dovete darcela», ha tuonato Carbone che ha anche sostenuto la non continuità del reato: prescritto quello sulla nomina di Alberto Di Lorenzo a project manager, secondo la difesa di De luca, non hanno senso di esistere anche le contestazioni relative ai pagamenti effettuati a favore di Di Lorenzo.
Carbone ha anche denunciato la violazione del diritto di difesa degli imputati nel processo di primo grado.
Dopo la sospensione la parola passa al difensore del rup Domenico Barletta, l’avvocato Francesco Saverio Dambrosio.(260116)