Mozzarella Campana Dop, i produttori pronti alla rivolta

E’ una piccola norma di attuazione, pubblicata qualche giorno fa sulla Gazzetta Ufficiale, che pero’ ha creato allarme tra i produttori di mozzarella dop. Il Consorzio ha gia’ convocato una riunione urgente del Cda. Lo scenario che si prospetta è il seguente: i produttori o faranno entro il primo luglio investimenti ingenti, per milioni di euro, per costruire nuovi stabilimenti o si dovranno disfare di migliaia e migliaia di litri di latte di bufala che sono in eccesso che solitamente sono destinati alla produzione di ricotta e formaggi. Terza ipotesi e’ quella di fare mozzarella non dop.
La norma contestata, infatti, impone ai produttori di realizzare la mozzarella dop in stabilimenti separati. Chi – nel centrosud – vorra’ continuare a produrre il cosidetto ”oro bianco” dop lo dovra’ fare in appositi stabilimenti riservati.
Il latte che eccede, invece, dovra’ essere trattato altrove, in strutture da realizzare. Chi vorra’ continuare a produrre formaggi e ricotta in un unico stabilimento potrà fare anche la mozzarella, ma senza marchio dop, scontrandosi così con una concorrenza sempre più agguerrita di produttori del nord dove il latte bufalino viene venduto ad un euro al litro a fronte dell’euro e 40 centesimi delle quotazioni del centro sud.
Il direttore del Consorzio di tutela della mozzarella dop, Antonio Lucisano, si è detto sconfortato definendo la norma incomprensibile. Domani allevatori e trasformatori decideranno cosa fare per salvaguardare un comparto che dà lavoro a 15mila addetti e che ha un fatturato annuo di 500 milioni di euro.
I produttori della mozzarella contestano anche il disciplinare, a loro dire troppo rigido. Il prodotto DOP può essere solo fatto con il latte della mungitura mattutina e serale entro sessanta ore dalla stessa mungitura. E il latte fresco e di qualità che avanza – sia quello prodotto in eccesso sia quello che non si riesce a lavorare entro le 60 ore previste dal disciplinare – viene utilizzato per i formaggi che dal 1 luglio dovranno essere confezionati in apposite strutture.
I tempi per il raddoppio degli stabilimenti, fanno notare alcuni produttori, sono troppo stretti. Ma soprattutto, in questo periodo di crisi economica, mancano le risorse finanziarie. (250313 com)

Marzo 2024
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