Metropolitana di Salerno, il governatore della Campania Caldoro riconosce l’infrastruttura nel sistema ferroviario regionale. L’atto, però, deve ancora essere formalizzato. Incontro a Roma, oggi, con il ministro delle infrastrutture Lupi per risolvere il problema dei due milioni di euro necessari per il servizio. Venerdì nuovo confronto a Napoli mentre la firma del protocollo d’intesa slitta ancora, forse alla prossima settimana. Il Comune, intanto sigla l’accordo con Rfi. (150513 Giancarlo Frasca)

Dopo anni di attesa, la metropolitana Leggera di Salerno sembra finalmente essere in dirittura d’arrivo anche se il condizionale è sempre d’obbligo, in casi come questo, che interessano una infrastruttura ritenuta strategica per la mobilità sul territorio. Lotte politiche, problemi infrastrutturali ed economici, ritardi burocratici, tutto sembrava essere svanito come d’incanto con la nomina del sindaco di Salerno a vice ministro alle infrastrutture e trasporti. Dal suo arrivo a Roma, infatti, il primo cittadino ha subito cercato di sbloccare la questione che si trascina ormai da tempo, avendo fatto della metropolitana un’altra incompiuta. Nonostante i titoli dei giornali, però, che annunciavano per questa mattina la firma del protocollo d’intesa che avrebbe dovuto spianare la strada all’avvio delle corse sulla linea metropolitana, l’atteso incontro è saltato. Inizialmente rinviato al pomeriggio e, poi, a venerdì, non più a Roma ma, bensì a Napoli, l’incontro decisivo per il protocollo d’intesa dovrebbe esserci la prossima settimana. Sarebbe state avanzate una serie di obiezioni, sia dal Ministro Lupi che dal Governatore dela Campania, Caldoro. Il problema sarebbe legato al reperimento di 2 milioni di euro, necessari per il servizio. Una somma che dovrebbe competere al Comune di Salerno che vorrebbe un impegno economico dalla Regione Campania. Su quest’aspetto, però, Palazzo Santa Lucia avrebbe bisogno di un via libera dal Governo. Con l’attuale crisi economica, infatti, la Regione è obbligata a coprire per prima cosa manutenzione e stipendi mentre per l’attivazione di nuove tratte, come appunto sarebbe la metropolitana di Salerno, dovrebbe ottenere l’ok da Roma. In sostanza Caldoro avrebbe detto di essere disponibile a trovare i 2 milioni di euro, avendo anche chiesto un parere all’avvocatura ma tutto è stato rinviato ad un doppio confronto con il Ministro delle infrastrutture Lupi che, secondo la Regione sarebbe l’unico ad avere le giuste deleghe per trattare la questione. Oggi, quindi, primo confronto nel pomeriggio tra Ministero e Regione Campania. Caldoro ha riconosciuto la Metropolitana di Salerno nel sistema ferroviario regionale anche se l’atto dovrà ancora essere formalizzato. Venerdì nuovo confronto a Napoli, con la Regione che dovrebbe ospitare lo stesso Maurizio Lupi in vista della firma del protocollo slittata alla prossima settimana.
Soltanto allora la questione si potrà dire sbloccata e scatterà l’ultimo conto alla rovescia prima dell’attivazione del servizio. Il Comune di Salerno vorrebbe far partire le corse già da novembre, in vista delle Luci d’Artista, la consueta iniziativa natalizia proposta dall’amministrazione del capoluogo.
In quest’ottica, intanto, sempre ieri presso Rete ferroviaria italiana, è stato sottoscritto dai rappresentanti Rfi e Comune di Salerno l’accordo di programma per l’attivazione del servizio sulla tratta Stazione Centrale Salerno – Stadio Arechi. La stessa amministrazione riconosce che “nel corso della prossima settimana, a conclusione dell’istruttoria spettante agli uffici regionali, si completerà l’iter di sottoscrizione dell’accordo, cui partecipano anche Ministero delle Infrastrutture e Regione Campania”.
Secondo il piano discusso con i tecnici delle ferrovie, dovrebbero esserci 44 corse al giorno, dalle 6 e 30 di mattino fino alle 22. I treni che saranno utilizzati saranno Meridian a 4 casse, con la possibilità di trasportare 400 passeggeri per volta.
Prima di vedere i treni viaggiare sulla linea metropolitana, però, dovranno essere effettuati una serie di lavori sul sistema di sicurezza che dovrebbero costare un milione di euro.