In primo piano la politica. Dopo aver incontrato, nella giornata di ieri gli industriali, è prosegutio oggi il tour salernitano per il vice segretario nazionale del Partito Democratico. Enrico Letta ha visitato, assieme al presidente della Giunta regionale della Basilicata, l’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi prima di trasferirsi al Campus di Fisciano dell’Università di Salerno. (190213 Viola Simonetti)

Prosegue il tour salernitano del vice segretario nazionale del Partito Democratico, Enrico Letta che ieri era stato a Vietri sul Mare prima di confrontarsi con gli agricoltori al Polo Nautico e con gli imprenditori a Confindustria Salerno. Con gli industriali, Letta aveva promesso una sorta di patto per far ripartire l’economia.
In serata, poi, spazio ad alcuni incontri in provincia.
Oggi, invece, obiettivo puntato su Aeroporto Salerno Costa d’Amalfi ed Università. Nello scalo di Pontecagnano Bellizzi, Letta ha ribadito che il Partito democratico si impegnerà per “farlo restare in serie A”. Un chiaro riferimento al recente inserimento tra i 31 aeroporti di interesse nazionale, con l’obiettivo di delocalizzare Napoli Capodichino a discapito di Grazzanise. Interesse per l’aeroporto è stato espresso anche dal presidente della Giunta della Regione Basilicata, Vito De Filippo, che ha ricordato che il Costa d’Amalfi dista soltanto 55 minuti da Potenza.
“Siamo interessati a valutare un coinvolgimento nello scalo salernitano – ha spiegato De Filippo – Prima di farlo, però, saremo attenti e rigorosi. Questo aeroporto può essere utile se supera una dimensione solo campana. La Basilicata, o comunque la provincia di Potenza, può considerare quello di Salerno come un suo aeroporto regionale”
Duro attacco, intanto, da parte di un altro esponente del Pd, Fulvio Bonavitacola, che ha accompagnato Letta all’aeroporto, sollecitando il Consorzio a non pubblicare il bando per la privatizzazione dello scalo, prima della concreta erogazione del finanziamento nazionale di 50 milioni per il rifacimento e allungamento della pista e la costruzione della torre di controllo. Una proposta alla quale ha replicato il presidente della società consortile Antonio Fasolino, ribadendo che, “il bando si farà”.