Futuro della sinistra e del Partito Socialista e del Governo Renzi al centro della giornata conclusiva del congresso nazionale del partito Socialista Italiano che ha visto la riconferma del segretario nazionale. Dal palco Riccardo Nencini ha parlato anche di economia e della necessità di fare un aggiustamento strutturale spostando lavori e capitali dai settori meno produttivi a quelli più produttivi per tornare a crescere.(170416 Giancarlo)

In quella che negli anni ’90 era stata la città più socialista d’Italia, cioé Salerno, Riccardo Nencini ha avuto il via libera per un nuovo mandato come segretario nazionale del Psi e, quindi, a proseguire il percorso avviato nel 2008 quando prese il posto di Enrico Boselli. Una rielezione scontata, la sua, alla luce dell’unica mozione presentata al termine della tre giorni del congresso nazionale del Partito Socialista Italiano ospitato al Grand Hotel Salerno. Giornata conclusiva alla quale hanno daro il loro contributo anche esponenti del Partito Democratico, ad iniziare dalla vice segretaria nazionale Deborah Serracchiani che ha criticato il progetto dell’Austria di chiudere il Brennero, ritenendo che il problema debba interessare tutta Europa e davanti al quale non si può restare inermi. Ad animare la chiusura del IV congresso socialista anche il Presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, rappresentata anche dal vice Fulvio Bonavitacola. Al pd ed in generale al centrosinistra, Nencini ha inviato chiari messaggidi politica economica, auspicando aggiustamenti strutturali, spostando lavori e capitali dai settori meno produttivi a quelli più produttivi per tornare a crescere.