Sindacati sul piede di guerra contro il Comune e la Provincia di Salerno. Dopo averla accettata, sebbene con riserva, come estrema ratio per salvaguardare i lavoratori, nel caso di una sospensione definitiva delle corse da parte del Cstp, questo pomeriggio le organizzazioni del trasporto hanno chiesto l’interruzione della manifestazione d’interesse avviata giovedì scorso, congiuntamente, dai due enti. Dieci le aziende invitate a presentare un’offerta concreta per rilevare il trasporto pubblico, in ambito urbano ed extraurbano.
Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti ed Ugl, hanno contestato soprattutto la questione della salvaguardia dei diritti acquisiti, prevista dal punto C della relativa offerta economica della manifestazione, che risulterebbe “evidentemente discordante” rispetto a quanto in merito concordato col verbale dello scorso 9 Luglio.
Tale punto, infatti, sarebbe stato formulato, secondo Filt, Fit, Uil ed Ugl, senza conoscere la struttura retributiva dei dipendenti del CSTP, e potrebbe determinare, secondo i sindacati, problematiche che potrebbero ripercuotersi gravemente sui lavoratori i quali, in caso di passaggio ad altra azienda, sarebbero costretti a subire una rilevante e, soprattutto, definitiva decurtazione salariale.
La manifestazione, inoltre, non consentirebbe alle aziende, eventualmente interessate a rilevare i servizi, di formulare le opportune valutazioni, in quanto non specificherebbe alcuni elementi fondamentali come quelli relativi alla redditività complessiva dei servizi (ad esempio i ricavi da traffico), quelli concernenti le percorrenze chilometriche extraurbane (punto essenziale per garantire in pieno gli attuali livelli occupazionali) e quelli in materia di forza lavoro (tra i quali gli inquadramenti).
Una serie di presunte carenze che per i sindacati esporrebbero oltremodo i lavoratori con il rischio che le aziende partecipanti alla manifestazione di interessi formulino la loro proposta agendo in maggior misura sulla leva della riduzione del costo del lavoro. Da qui la richiesta di interrompere le procedure in corso almeno fino ad un nuovo confronto tra organizzazioni dei lavoratori con Provincia e Comune di Salerno.