L’ordine dei Medici di Salerno boccia l’atto aziendale recentemente approvato dalla struttura commissariale per il quale ci sarebbe stata una scarsa se non nulla consultazione dei sindacai ed appunto dei medici. L’accusa è venuta nel corso della seduta straordinaria del consiglio dell’ordine dei medici, svoltasi il 12 aprile, ma le cui risultanze sono state rese note soltanto ora, con un comunicato ufficiale. Il Consiglio ha espresso la sua insoddisfazione per l’atto aziendale che riproporrebbe logiche contrastanti. Anche se il tempo era limitato, sempre secondo l’Ordine, sarebbe servito uno sforzo maggiore coinvolgendo tutte le componenti ospedaliere. La speranza dei medici è che si tratti di un documento che preceda le più importanti riforme, quali il piano regionale ospedaliero ed il nuovo assetto delle cure primarie, una sorta di work in progress. Critiche comunque anche alla cronica carenza di organico di medici ed infermieri per il quale servirebbe l’accelerazione delle procedure previste pr l’assunzione del personale, tra l’altro già autorizzata.
Il Consiglio ha anche approfondito l’esame dei plessi di competenza dell’Asl ed in generale l’assistenza territoriale ribadendo che la rete ospedaliera deve essere rivista e rapportata agli indici di programmazione nazionale rispetto ai quali la provincia di Salerno è sottodimensionata. L’ordine dei Medici ha inoltre invitato la gestione commissariale a rendersi conto di persona dello stato di abbandono in cui versano gli ospedali del sud della provincia di Salerno che sarebbero in condizioni tali da non riuscire a garantire i necessari livelli di assistenza.
Al tempo stesso, comunque, i medici ritengono valide alcune misure di razionalizzazione, ad iniziare da quello dei punti nascita che possono rimanere aperti anche se non raggiungono i 1.000 parti annui nelle zone di frontiere, come Sapri e non solo. Proncipio fondamentale, però, è che debbano essere assicuratu i servizi di pronto Soccorso. (170416 Giancarlo Frasca)