Fallimento Amato, scoppia la guerra interna alla famiglia degli imprenditori salernitani. Antonio Junior, nel corso della trasmissione Speciale TG di telecolore, ha accusato presunte operazioni anomale alla base della cessione degli immobili alla Amato Real Estate. Presentata una istanza di nullità. L’udienza ci sarà il 22 ottobre. (170512)

Amato contro Amato. A poche settimane dalla vendita all’asta dei beni della Amato Re, la società del gruppo pastaio impegnata nei lavori di ristrutturazione e riqualificazione del vecchio stabilimento di Mariconda, prevista per il 29 giugno prossimo, Antonio Junior ha deciso di passare al contrattacco, per cercare di salvare alcuni suoi beni personali confluiti, insieme con altri della famiglia, nel patrimonio aziendale. Il legale del nipote del cavaliere, l’avvocato Felice Egidio, ha annunciato, nel corso dello Speciale TG di telecolore, di aver promosso un’azione di nullità contro la vendita all’asta, denunciando presunte operaqzioni anomale alla base della cessione alla Amato Real Estate. Secondo Antonio Junior l’irrisorietà del prezzo pattuito per la vendita andrebbe oltre la semplice convenienza economica. In sostanza a fronte di un valore complessivo del patrimonio immobiliare di 27 milioni di euro, il prezzo pattuito tra Amato spa ed Amato Re sarebbe stato di soli 10 milioni. Un’operazione che, poi, sarebbe servita anche per ottenere finanziamenti dalle banche. L’azione di nullità presentata dall’avvocato Egidio, inoltre, si baserrebbe anche sul fatto che le società degli Amato formalmente e sostanzialmente sarebbero state gestite dal cavaliere Giuseppe, dal figlio Antonio e dal nipote Giuseppe Junior mentre altri due soci, Maria Gabriella ed Antonio Junior non avrebbero avuto voce in capitolo nelle decisioni aziendali.