Antonio Amato, si inizierà la produzione con il marchio Di Martino in attesa degli imballaggi nuovi

Giorni importanti per la riapertura dello stabilimento della zona industriale di Salerno. Dopo l’incontro di martedì, nello studio del curatore fallimentare, l’avvocato Luigi Amendola, tra Giuseppe Di Martino, titolare dell’omonimo pastificio che si è aggiudicato il fitto per un anno, ed i sindacati, ieri pomeriggio i rappresentanti dell’azienda di Gragnano sono stati nuovamente a Salerno.
La sorella di Giuseppe, Giovanna, e suo zio Gaetano hanno visitato lo stabilimento Antonio Amato, continuando le verifiche sullo stato dei macchinari e delle linee di produzione. L’obiettivo è quello di velocizzare la riapertura per tornare quanto prima sul mercato. In questi giorni proseguiranno gli incontri con i responsabili dei vari settori della manutenzione interna dell’azienda salernitana. Dalle due alle tre settimane il tempo necessario per riportare i macchinari in condizioni di poter ripartire. Le linee dovrebbero tornare a produrre al massimo entro fine giugno. Contemporaneamente si lavora per definire il contratto di fitto che sarà firmato entro il 30 maggio davanti al notaio Monica di Salerno. Tra una settimana riprenderanno le trattative con i dipendenti sui livelli occupazionali. Una questione affrontata da Giuseppe Di Martino nel corso dello Speciale TG di telecolore. All’inizio i dipendenti che ritorneranno al lavoro potrebbero essere, ha detto, in un numero inferiore alle attese. Un dato che non spaventa i sindacati, come ribadito da Franco Tavella, segretario regionale della Cgil, secondo il quale l’importante, in questo momento è riaprire la fabbrica. (170512)

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