E’ un’inchiesta di 220 mila pagine quella sull’Isochimica di Avellino, che dovrà far luce sulla morte di almeno 5 operai e sui rischi d’inquinamento da amianto di un’area vicina al centro del capoluogo irpino. Gli operai scrostavano l’amianto dalle carrozze ferroviarie praticamente a mani nude, all’interno di questi capannoni. Alcuni di loro sono morti, altri malati gravemente, per tutti l’incubo del tumore. (201015 Peppe Leone)