Salerno, sequestro a Sardone per scarichi pericolsi

I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno, agli ordini del capitano Giuseppe Ambrosone, a Pontecagnano Faiano, insieme con i militari della locale Stazione dei Carabinieri, hanno apposto i sigilli di sequestro ad un’area di alcune centinaia di metri quadrati costituente un più ampio piazzale di pertinenza di una nota attività industriale della zona di Sardone, dedita a stoccaggio provvisorio, trattamento e cernita di rifiuti liquidi speciali pericolosi e non pericolosi per il recupero dei solventi, soluzioni di lavaggio, inchiostri, liquidi di produzioni e simili.
Il provvedimento è scattato in esecuzione ad un decreto del gip del Tribunale di Salerno, Bruno de Filippis. L’operazione coordinata dal sostituto Procuratore Carmine Olivieri della sezione reati ambientali della Procura salernitana, ha portato anche all’emissione di una informazione di garanzia a carico del legale rappresentante della società interessata per le diverse violazioni emerse in ordine ai reati previsti dal D.L.vo n.152/2006 (codice dell’Ambiente).
Attraverso una condotta esterna all’opificio, le acque meteoriche di dilavamento del piazzale che circonda il capannone, da ritenersi acque reflue industriali per la possibilità di essere contaminate, venivano sversate, senza la prescritta autorizzazione, nel vicino Torrente Sardone.
Il valore approssimativo del sequestro è di diverse decine di migliaia di euro. (270313)

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