Così come Cava de’Tirreni anche Agropoli si mobilita per dire no alla chiusura del locale ospedale. Nel centro cilentano c’è già una data certa. Dal 2 aprile stop ai ricoveri. Il Comune pronto a ricorrere al Tar contro il provvedimento del direttore generale dell’Asl, Squillante. (270313 Giancarlo Frasca)

Un fulmine a ciel sereno, seppur atteso da tempo, e concretizzatosi ieri, poco dopo ora di pranzo, con una nota a firma del direttore amministrativo Annamaria Farano, di quello sanitario, Federico Pagano, e del direttore generale dell’Asl di Salerno, Antonio Squillante, con la quale l’Azienda Sanitaria ha disposto la cessazione di tutti i ricoveri ordinari e di day Hospital nel Presidio Ospedaliero di Agropoli. Di fatto si è ufficializzata la chiusura dell’ospedale cilentano, temuta da tempo e che già due anni fa aveva portato cittadini ed amministratori in piazza, dopo l’inaugurazione avvenuta soltanto nel 2004, dopo una lunghissima attesa. La prima pietra della struttura, infatti, era stata posata addirittura 34 anni fa.
L’Asl ha anche disposto che tutti i pazienti ricoverati ad Agropoli vengano dimessi o trasferiti in altri ospedali per competenza specialistica, improrogabilmente entro e non oltre le ore 8 di lunedì 15 aprile. Dopo quella data verrà sospeso anche il servizio di radiologia ed il laboratorio di analisi. Una vera e propria eutanasia di una struttura ospedaliera alla quale l’Asl è stata costretta dal decreto numero 49 del Commissario ad acta per il piano di rientro del settore sanitario campano che prevede, appunto, il riassetto della rete ospedaliera e territoriale, con una serie di dismissioni, riconversioni e riorganizzazione dei presidi, con particolare riferimento all’Ospedale di Agropoli. Un decreto firmato dall’allora presidente della Giunta Regionale della Campania, Antonio Bassolino, in veste di commissario, lo stesso che nel 2004, come già detto, aveva inaugurato il presidio cilentano. Il Comune di Agropoli, comunque, è pronto alla battaglia, anche legale, per salvarlo. Il sindaco Alfieri, che domani mattina terrà una conferenza stampa alle 10 nell’aula consiliare, ha preannunciato di voler impugnare il provvedimento del direttore generale dell’Asl di Salerno. La Giunta municipale ha, infatti, dato incarico ad un legale di presentare un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. Il primo cittadino ha interessato della vicenda anche il Prefetto di Salerno, sottolineando che, al di là della questione di merito, sarebbe irresponsabile attuale tale provvedimento in assenza di un piano di comunicazione che avverta la popolazione che il pronto Soccorso e l’ospedale civile, aperti da quasi dieci anni, non sono più attivi ed operativi, con evidenti responsabilità, ha aggiunto Alfieri, di natura penale e morale per quanto potrebbe accadere.
Da verificare, infine, anche il destino dei dipendenti dell’ospedale, che saranno reimpiegati in altre strutture dell’Asl. Ad Agropoli lavorano circa 120 persone, delle quali un centinaio di infermieri. A pieno regime avrebbe dovuto avere 100 posti letto, mai attivati a pieno per carenze di personale e risorse economiche.