Deroghe e disposizioni urgenti per i rifiuti che toccano, tra le altre cose, anche la discarica di Malagrotta, il Sistema di tracciabilità dei rifiuti e la realizzazione di un termovalorizzatore a Salerno. Sono gli argomenti toccati nel decreto ‘agricolo-ambiente’, che dovrebbe approdare al prossimo Consiglio dei ministri. ”Al fine di accelerare le attività necessarie per conformare la gestione dei rifiuti nella Regione Campania alla sentenza della Corte di Giustizia Europea del 4 marzo 2010 – si legge nella bozza del provvedimento – con decreto del ministro dell’Ambiente è nominato un commissario straordinario per la realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti di cui al bando di gare della provincia di Salerno”. Per operare il commissario si avvale ”del Provveditorato interregionale per le opere pubbliche di Campania e Molise e degli uffici delle amministrazioni interessate alla realizzazione dell’opera”. ”Il sistema di tracciabilità dei rifiuti è semplificato – continua il testo del decreto – con l’applicazione dell’interrompibilità e la sostituzione dei dispositivi token usb”. Infine con alcune modificazioni al codice ambiente (dlgs 152 del 2006) si apre di fatto ad alcune deroghe sui rifiuti, in particolare alla ”requisizione in uso degli impianti”. La norma, utile a tutta Italia, è quanto mai una soluzione sia pure temporanea allo smaltimento dei rifiuti a Roma.
Tagliare le infrazioni Ue e adeguarsi alle direttive il prima possibile, semplificare le procedure per le bonifiche e superare alcune emergenze nella gestione dei rifiuti, con alcune novità anche per il Sistema di tracciabilità. Questi gli argomenti principali toccati dalla bozza del decreto ‘agricolo-ambiente’ che sembra debba approdare sul tavolo del prossimo consiglio dei ministri. Il testo del provvedimento, che ha subito l’introduzione di alcune modifiche e novità rispetto alla precedente versione, è suddiviso in due titoli per 31 articoli in totale: il primo dedicato all’agricoltura; il secondo all’ambiente. Quest’ultimo è costituito da tre sezioni per una quindicina di articoli totali (dal 16 al 30): efficacia dell’azione pubblica di tutela ambientale, semplificazione dei procedimenti legati alle operazioni di bonifica (con l’inserimento della bonifica dall’amianto) e ad alcune procedure sui rifiuti con la nuova voce ‘radioattivi’, adempimento degli obblighi in materia ambientale e riduzione delle infrazioni Ue. Nella parte dedicata alla riduzione delle infrazioni Ue ci si concentra sull’acqua, in particolare per fermare la minaccia delle sanzioni legate alla condanna subita dal nostro Paese sulla depurazione e le acque reflue. Inoltre viene istituito “un Fondo di garanzia” per le opere per “rilanciare” gli investimenti “per l’efficientamento, per l’adeguamento agli standard europei e per lo sviluppo delle infrastrutture del servizio idrico integrato con particolare riguardo a fognature e depurazione” e “per garantire un’adeguata tutela della risorsa e dell’ambiente, contenendo gli oneri sulle tariffe”. Ma anche l’introduzione della tariffa sociale che dovrà essere assicurata dall’Autorità per l’energia elettrica agli utenti “in condizioni economico-sociali disagiate” per “l’accesso a condizioni agevolate alla quantità di acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni fondamentali”. Poi si parla di corretto recepimento di una direttiva sulla valutazione di impatto ambientale, sulla caccia e protezione della fauna selvatica, e una politica dell’ambiente marino. Ci sono deroghe e disposizioni urgenti per i rifiuti, incluso il Sistema di tracciabilità (possibilità di interrompere e sostituire le chiavette usb), e la realizzazione di un termovalorizzatore a Salerno con la nomina di “un commissario straordinario per la realizzazione dell’impianto”. Con alcune modificazioni al codice ambiente (dlgs 152 del 2006) si apre di fatto alla “requisizione in uso degli impianti” sotto sequestro. Una norma, utile a tutta Italia, che però diventa una soluzione, sia pure temporanea, allo smaltimento dei rifiuti a Roma. Tra gli altri punti contenuti nel decreto, l’efficienza energetica delle scuole, il dissesto idrogeologico, l’inquinamento del mare, la commissione di Valutazione di impatto ambientale (Via).(060614)