Trasporti pubblici, vince la linea salernitana. Aziende e Provincia riescono a strappare dall’assessore regionale Vetrella la promessa di rivedere il metodo con il quale saranno bandite le gare per l’affidamento del servizio con il ripristino di un bacino in ambito provinciale e non uno solo per l’intero territorio della Campania. (250413 Giancarlo Frasca)

Dopo tanti scontri, sia a distanza che nelle vari tavoli istituzionali organizzati negli ultimi mesi, Regione Campania, Provincia di Salerno ed aziende di trasporto ritrovano un minimo di sintonia. L’amministrazione di palazzo Santa Lucia, infatti, si è detta disponibile a rivedere i criteri che regoleranno le gare per l’assegnazione del servizio di trasporto pubblico in Campania, che dovrebbero essere bandite a giugno. Su pressione della Provincia di Salerno, delle aziende di trasporto e dei sindacati, infatti, l’assessore regionale Vetrella, che ieri pomeriggio ha incontrato il collega di palazzo Sant’Agostino, Cuozzo, ha accolto il piano messo a punto martedì a Salerno, nel corso della riunione convocata dall’amministrazione Iannone. Oggetto del contendere il bacino unico regionale, ipotizzato dalla Giunta Caldoro e, in particolare, dall’assessore Vetrella, come base per le future gare. Una eventualità contestata nel salernitano, a causa dei timori per le aziende locali e per la difficoltà di assicurare servizi adeguati per una provincia così vasta e con l’oprografia particolare come quella salernitana. Vetrella, quindi, si è detto disponibile a riconoscere un’autonomia al territorio della provincia più grande della Regione, con una revisione del progetto del bacino unico. La proposta partita da Salerno ipotizza la nascita di un consorzio, al massimo due, tra le aziende di trasporto pubblico e privato per partecipare ai bandi, un’eventualità che, come rimarcato dal presidente del collegio dei liquidatori del Cstp, l’azienda salernitana della mobilità, Santocchio, assicurerebbe economie edi scala ed un aservizio migliore, evitando corse doppione.