Sono proseguite per tutta la notte anche con l’ausilio di un microrobot sottomarino le ricerche degli ultimi due dispersi nell’incidente avvenuto l’altra sera nel porto di genova. Tra questi anche il maresciallo dela Capitaneria del centro ligure, Francesco Cetrola, salernitano di Santa Marina.
E’ stato ormai accertato che si trovavano nella torre piloti al momento del crollo. (090513 Giancarlo Frasca)

Una attesa straziante, quella di Maria Romana Alfano, più conosciuta a Santa Marina, per essere la maestra Romanina, l’insegnante di tanti bimbi alle scuole primarie del piccolo centro del Golfo di Policastro, da ieri, a Genova dopo essere stata chiamata nella prima mattinata dalla Capitaneria di Porto per raggiungere il centro ligure, accompagnata dal fratello Ulderico e dal figlio Giuseppe. Dapprima scortati dagli uomini della Guardia Costiera di Palinuro, poi, di Salerno, hanno raggiunto poco dopo le 15 e 30 Genova dove, da più di 15 anni, prestava servizio Francesco Cetrola, partito giovanissimo dalla provincia di Salerno con la stessa passione per il mare del padre Donato, ex maresciallo della marina, deceduto nel 1995 a 47 anni.
Il trentottenne militare di Santa Marina, infatti, era uno dei due dispersi nel grave incidente avvenuto l’altra sera nel porto di genova dove, poco dopo le 23, una nave porta cointainer, ja Jolly Nero, in una manovra si è schiantata contro la torre piloti, facendola crollare. Sette i morti e due dispersi per i quali le ricerce sono proseguite per tutta la notte anche con l’ausilio di un microrobot sottomarino. Secondo quanto comunicato, al momento del crollo sia Cetrola che l’altro disperso, il sergente Gianni Jacoviello, si trovavano nella torre piloti.
I loro corpi sarebbero quasi certamente sul fondo del porto nella zona del molo Giano, sotto i lastroni di vetro caduti dalla torre. Crollati sul fondo, sepolti dalle macerie, questi lastroni hanno reso particolarmente difficile il lavoro dei soccorritori. Oggi, mentre la città di Genova si ha vissuto una giornata di lutto cittadino, nel porto è stata chiamata ad intervenire una ditta specializzata per rimuovere le lastre di vetro.
A seguire a distanza l’accaduto e le operazioni di recupero l’intera comunità di Santa Marina, poche centinaia di abitanti, dove tutti conoscono tutti e da ieri le tv sono sintonizzate ininterrottamente sulle dirette in corso da Genova
Dionigi Fortunato sindaco di Santa Marina Policastro