Imposta municipale Unica. Salerno non sarebbe tra le città più care per la nuova ICI. I calcoli dell’amministrazione comunale contrastano con lo studio pubblicato dal quotidiano economico Il Sole 24 ore.

Un allarme ingiustificato. Così l’assessore al bilancio del comune di Salerno, Alfonso Buonaiuto, ha definito le polemiche innescate all’indomani della pubblicazione di uno studio de Il Sole 24 Ore sull’Imu, la nuova Imposta Municipale Unica che, di fatto, reintrodurrà l’Ici, l’imposta comunale sugli immobili. Secondo il quotidiano economico, infatti, Salerno sarebbe terza in Italia, dopo Venezia e Roma, per un appartamento di 100 metri quadrati in zona semicentrale, per intenderci il quartiere di Torrione, con una spesa prevista di oltre 1.200 euro. Un dato che, però, secondo Palazzo di città, non corrisponderebbe ai calcoli effettuati dai tecnici del Comune. In una tabella elaborata per Telecolore, infatti, la consistenza della nuova imposta sarebbe ben differente. Due gli esempi forniti per le prime case su appartamenti di tipologia A4, di media importanza. A Salerno sono dieci le tipologie previste. Il primo riguarda una casa di 5 vani, circa 90 metri quadrati, quindi, in zona 1, cioé centrale, classe 3. Il valore imponibile passerebbe dai 56.939 dell’Ici ai 91.103 dell’Imu, in virtù dell’incremento degli estimi catastali deciso dal Governo. L’ultima Ici netta pagata ammontava a 210 euro. L’imu, invece, secondo gli studi del comune dovrebbe ammontare a 228. Questo perché è stata quasi raddoppiata la detrazione sulla prima casa, passata da 103,16 a 200 euro. Un dato passibile ancora di riduzioni se la famiglia in questione avesse dei figli. La detrazione prevista per ogni minore di 26 anni è di 50 euro. Con due figli l’Imu sarebbe 128 euro all’anno.
L’altro esempio fornito è relativo allo stesso appartamento, ma in zona 2, semicentrale, Torrione per intenderci. Qui da 41.755 euro di imponibile ICI si arriverebbe a 66.808 euro di Imponibile Imu con una imposta che da 126 euro dell’Ici diventerebbe 114 con l’IMU, sempre senza considerare la detrazione dei figli.
Diversa, invece, la questione per le seconde case. Per le prime, infatti, il Comune ha previsto un IMU al 4,7 per mille, di cui il 4 destinato allo Stato, per le altre abitazioni, invece, lievita a 9, di cui il 7 allo stato. In tal caso sempre per un appartamento A4 in zona centrale si passerebbe da un ICI di 398 euro ad un’IMU di 819.