Ci sono cose che sembrano esistere dalla notte dei tempi. Sicuramente da quando esiste l’essere umano. Tra queste ce n’è una quasi insospettabile: il gioco. Probabilmente una delle invenzioni più antiche al mondo. Ma perché gli uomini giocavano in epoche così remote? Uno dei significati ipotizzati riguarda l’universo della fortuna, che veniva spesso abbinato a quello della volontà divina. Molti aspetti dell’esistenza, infatti, erano considerati dipendenti da un ente terzo, probabilmente divino, che controllava il destino degli uomini. Andiamo, però, un pochino più nel dettaglio per capire a quando effettivamente risalga l’origine del gioco d’azzardo nella civiltà umana.

Storia del gioco: le prime testimonianze

Quando parliamo di tempi antichi si potrebbe pensare a qualche secolo orsono, al massimo un millennio o due, ma non è così. Le origini del gioco d’azzardo sono ben più remote di quanto non si riesca a immaginare. Non esageriamo nel dire che probabilmente le prime forme si sono sviluppate addirittura intorno al quarto/quinto millennio avanti Cristo. Ubicazione: l’antica Cina. Qui sono stati fatti ritrovamenti eccezionali in tal senso, con tavolette scritte che sembrano ricondurre a una sorta di primitivo parente delle attuali scommesse. Più o meno nel medesimo periodo, la storia del gioco d’azzardo è iniziata anche in altri paesi del Mediterraneo del Sud, come l’Egitto, e nell’Estremo Oriente, ben oltre la Cina, come in Giappone o nelle Indie. In queste ultime zone sono stati scoperti oggetti del tutto somiglianti ai moderni dadi da gioco, per quando leggermente diversi nella forma e nelle scritte presenti su ogni faccia.

Il gioco d’azzardo nella storia: Antica Grecia e Antica Roma

Le prime prove di vere e proprie forme di gioco d’azzardo nella storia, però, si hanno con le grandi civiltà dell’Antica Grecia prima e dell’Antica Roma poi. Il popolo ellenico, in tutte le sue zone, amava scommettere sugli argomenti più disparati, compresa la politica, specie in periodo di elezioni, o la giustizia, magari sull’esito di processi. Sembra proprio, poi, che anche alcuni filosofi abusassero del gioco, come Socrate, di cui si narra di un momento di empasse economica vissuta proprio a causa delle scommesse. I romani, invece, introdussero anche il concetto delle scommesse su eventi sportivi, come la lotta tra gladiatori al Colosseo o le corse sulle bighe al Circo Massimo o a quella che oggi è Piazza Navona, l’antico Stadio di Domiziano. Insomma, qui si parla dei primi veri precursori del gioco d’azzardo nella storia. Sempre a Roma, infine, sono stati ritrovati scudi divisi a spicchi con varie scritte e si pensa che fossero fatti roteare su sé stessi e ritenuti antichi parenti della roulette.

Storia del gioco d’azzardo in Italia

In epoche più o meno uguali rispetto a quelle del Far West, si è diffuso il gioco d’azzardo anche in Italia. Nonostante fosse proibito più o meno in tutto lo Stivale, il gioco si è iniziato a sviluppare nel nostro Paese a partire dall’epoca rinascimentale, intorno alla seconda metà del Cinquecento. Inizialmente si trattava soprattutto di case da gioco abusive, nelle quali venivano praticati giochi di carte e scommesse. Dopo di che si passò alla fondazione del primo casinò pubblico del mondo: il Ca’ Vendramin di Venezia, fondato nel 1638 e tutt’oggi aperto al pubblico. Il capoluogo veneto, poi, ha visto nascere più avanti anche un distaccamento del casinò principale, il Ca’ Noghera, da poco ristrutturato e molto più simile a una sala americana. Il primo legale, però arrivò solamente agli inizi del Novecento e venne inaugurato in quel di Sanremo. In tutto, oggi, sono ben 5 le sale riservate al gioco d’azzardo sul territorio nazionale: oltre alle tre succitate troviamo il Casinò de la Vallée di Saint Vincent e quello Campione d’Italia. Il nostro Paese, dunque, detiene un primato di tutto rispetto nella millenaria storia del gioco d’azzardo, dato che qui è nato il concetto di casinò come oggi lo conosciamo.

Storia del gioco: l’approdo negli USA

Se si parla della storia del gioco d’azzardo, una tappa obbligatoria non può non essere fatta negli Stati Uniti, in particolare nell’affascinante mondo del Far West. Qui, per la prima volta si è passati dalle sole scommesse ad altre tipologie di gioco, come le infinite partite a poker che si tenevano nell’ambito dei vecchi Saloon del Texas e delle zone limitrofe. Un gioco di carte probabilmente arrivato in quelle zone grazie all’avvento dei colonizzatori di New Orleans, quindi di origine transalpina. Lì si è sviluppato, poi, e diffuso nel resto degli States, tornando in Europa nei secoli successivi con diverse nuove forme. Su tutte il Texas hold’em.

Storia del gioco: l’invenzione delle Slot Machine

Un contributo enorme all’evoluzione e alla diffusione del gioco d’azzardo nel mondo è arrivato alla fine del 1800, quando un certo Charles Fey diede origine alla prima slot machine conosciuta al mondo. Questo meccanico tedesco approdato a San Francisco, ha sviluppato una macchina che permettesse ai clienti in attesa nella propria officina di passare il tempo giocando alla Liberty Bell, che emetteva suoni e giochi di luci qualora uscisse sui tre rulli una determinata combinazione di simboli. Oggi ne esistono di tutti i tipi, sia in versione fisica che digitale, ma prima di giocare sarebbe il caso di leggere una guida sulle slot machine che permetta di sapere perfettamente come approcciarsi a un’apparecchiatura del genere. Una sorta di vademecum che consenta di comprendere al meglio il funzionamento meccanico e di gioco delle slot, così da potersi cimentare senza alcun problema anche se si tratta della prima volta. Il successo è stato talmente tanto, che oggi le Slot Machine rientrano di diritto tra i giochi che, insieme a roulette e black jack, che hanno segnato un pezzo di storia incredibile del gioco d’azzardo. Non a caso, ancora oggi queste macchinette sono tra le più scelte dai giocatori, sia nei casinò fisici che online. 

Di alfonso