Le undici persone, organizzate in tre gruppi al cui vertice c’erano due salernitani, a Salerno ed in provincia gestivano otto case d’appuntamento e due night-club adibiti ad attività di prostituzione.  A Pontecagnano-Faiano il proprietario di un b&b avrebbe favorito e sfruttato l’attività di prostituzione mettendo a disposizione di donne e trans camere ad un prezzo maggiorato rispetto a quelli abitualmente praticati.  Tra gli episodi verificatisi anche quello capitato ad un cliente di una prostituta rapinato di una somma di denaro e minacciato da uno degli indagati che gli aveva poi impedito di fruire della prestazione pattuita.

Per gli undici indagati le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Quattro delle cinque persone finite ai domiciliari sono di Salerno, solo una di Acerra, in provincia di Napoli. L’operazione è stata condotta dai Carabinieri di Salerno ed è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno che ha emesso undici misure cautelari eseguite dai militari dell’Arma. Cinque persone sono finite ai domiciliari, per altre cinque persone emesso il divieto di dimora in provincia di Salerno per una nel comune di Pontecagnano-Faiano.