Il Consiglio comunale di Salerno da il via libera all’alienazione di sei aree pubbliche dal Volpe a Via Vinciprova, il parcheggio Ex Cementificio, a Piazza Mazzini ed il Palasport. Contrari buona parte dei consiglieri di opposizione. Bocciatura anche dalla maggioranza, con Torre di Sel che ha votato no. De Luca, però, respinge le accuse di cementificazione del territorio del capoluogo. (180313 Alessia Bielli)

Dal suo profilo facebook, il primo cittadino ha difeso le scelte dell’amministrazione.
“Il tempo delle poesie è finito. In questo quadro economico drammatico, con ulteriori tagli previsti per i comuni, o si tagliano i servizi essenziali o ci si inventa qualcosa per reperire altre risorse. Io rispetto tutti e le opinioni di tutti. Quello che non condivido è la falsificazione dei dati della realtà su basi pregiudiziali. Mi sto accorgendo di confrontarmi con forze politiche che dovrebbero essere il baluardo del mondo imprenditoriale, ma che qui sostengono la politica del nulla. Nei mesi scorsi ho chiesto se ci fossero proposte alternative alle nostre: l’unica è stata la chiusura del Teatro Verdi. Oggi in Consiglio Comunale abbiamo semplicemente deciso di aggiornare l’elenco del patrimonio comunale da alienare. Si tratta di organizzare urbanisticamente alcune aree della città, con particolare riferimento alle zone di piazza Mazzini e di via Vinciprova, con dei volumi che le definiscano. L’obiettivo è riammagliare una città spezzata, sia sul piano urbanistico che sul piano sociale. La città deve essere unica, non divisa tra centro e periferia, tra città di serie A e città di serie B.
Quel che è certo è che non daremo permessi a costruire porcherie. Gli interventi dovranno avere grande qualità architettonica. Se i progetti rispondono a questa esigenza bene, altrimenti non si approvano. La mia preoccupazione non è certo la presunta cementificazione, bensì trovare qualcuno che possa acquisire queste aree: con questi chiari di luna e con un sistema bancario così bloccato, non mi sembra cosa facile”.
Approvati tutti i punti all’ordine del giorno. (180313 Giancarlo Frasca)