Il pm di Potenza, Laura Triassi, nel corso dell’udienza preliminare che si è svolta oggi, ha chiesto il rinvio a giudizio per 28 persone coinvolte nell’inchiesta sulle false certificazioni di cecità che a giugno dello scorso anno portò agli arresti per un oculista di Salerno (in carcere) e per un avvocato potentino (ai domiciliari). È stato dato invece parere negativo su alcune richieste di patteggiamento presentate dagli avvocati. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di corruzione, falso e truffa: la prossima udienza è in programma il 5 giugno prossimo. L’inchiesta, le indagini sono durate circa due anni, ha portato alla scoperta di 26 “falsi ciechi” grazie ad alcune segnalazioni dei cittadini. L’oculista era in servizio nell’Azienda sanitaria provinciale di Potenza: il suo legale ha chiesto la revoca dell’obbligo di dimora a Baronissi. La Polizia municipale di Potenza e gli agenti della Polizia sequestrarono alcune somme sui conti correnti bancari, che secondo gli inquirenti erano «pagamenti» per le attestazioni di cecità ricevute, e che permettevano di ottenere la pensione dall’Inps. (150513)