“Il Comune va avanti per realizzare Piazza della Libertà. Quello che va demolito, perché ha avuto danni, va demolito e ricostruito, l’importante è realizzare un’opera a regola d’arte”. Questo il primo commento del sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca alla decisione, presa nel pomeriggio di ieri da tecnici e consulenti di demolire parte dell’opera, in seguito ai cedimenti riscontrati nei mesi scorsi. I problemi evidenziati nelle settimane successive alle operazioni di brillamento dell’ordigno della seconda guerra mondiale ritrovato nell’adiacente cantiere del Crescent, quindi, non potevano essere superati con interventi tampone ma, al contrario, serviranno lavori radicali. L’inatteso provvedimento è stato preso ieri pomeriggio, al termine di una giornata decisiva per l’importante progetto firmato dal catalano Bofill. In mattinata c’era stato il sopralluogo effettuato dai tecnici del Comune e dell’impresa impegnata nei lavori, l’Esa Costruzioni, con il direttore operativo Sergio Delle Femmine ed alcuni consulenti, nominati anche da Palazzo di città, tra i quali il professor Michele Brigante del Dipartimento di Ingegneria strutturale della facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli. Tecnici ed esperti si sono confrontati subito. “Stiamo discutendo serenamente – aveva detto l’ingegnere Sergio Delle Femmine in mattinata – Il problema è chiaro e prenderemo una una decisione condivisa e risolutiva”. Dopo una verifica sulle carte, fatta in precedenza, indagini sul campo ed il sopralluogo finale, quindi, è uscita fuori una decisione radicale come quella della demolizione parziale con successiva ricostruzione. Un intervento che riguarderà, ovviamente, soltanto una parte minore della piazza ed il sottostante parcheggio interrato, nello specifico nella zona interessata dagli avvallamenti del piano di calpestio o, comunque, dei cedimenti. Si parla di oltre una decina di centimetri ed una quindicina di pilastri interessati su un totale di oltre duecento che compongono la struttura. Per il sindaco, ieri impegnato nell’inaugurazione del restaurato complesso di San Nicola, destinato ad ospitare il Centro di ricerche Scuola Medica Salernitana, comunque, nulla cambia nei piani dell’amministrazione. La piazza resta cruciale per lo sviluppo del capoluogo salernitano. “Demoliremo e ricostruiremo quanto danneggiato, ovviamente a spese dell’impresa – ha spiegato De Luca – Ho chiarito che il Comune non ci metterà un euro. Questo perché si andrà avanti. Piazza della libertà resta un’opera strategica. Ho avuto modo di mostrare a quanti sono venuti a Canalone, al San Nicola, ospiti e giornalisti, il disegno di svilupopo della città: la stazione marittima, le navi da crociera che attraccheranno, questa grande piazza monumentale, il centro storico recuperato. Tra due, al massimo tre anni, inoltre, non ci sarà più il viadotto perché il traffico pesante diretto al porto entrerà in galleria e la strada attuale sarà al servizio del centro storico alto. C’è un disegno spledindo di ricostruzione della Salerno moderna che affonda le sue radici nella storia e nella tradizione che non si ferma di certo oggi”. Nessun timore dal primo cittadino anche sui tempi di realizzazione dell’intervento, cioé sui ritardi che, giocoforza, si accumuleranno per l’inaugurazione della piazza e, soprattutto, dei parcheggi interrati, opera che doveva essere inizialmente inaugurata per San Matteo. “E’ ovvio che non abbiamo potuto aprire il parcheggio – questa la conclusione di De Luca – Per quanto ci riguarda il tempo, a questo punto, non è importante. La prima cosa è fare l’opera come Dio comanda, tutto in assoluta sicurazza. Poi mese più o mese meno poco importa. Siamo impegnati a realizzare un’opera destinata a durare nei secoli”. (150912)