Tutto ed il contrario di tutto in poche ore. Ancora confusione ed incertezze sulla composizione delle liste del Popolo della Libertà, in particolare in Campania ma non solo a causa della decisione di Berlusconi di eliminare i così detti impresentabili. Un po’ a sorpresa, infatti, ieri sera il Cavaliere aveva deciso di seguire l’esempio del Pd e bocciare una serie di candidature, ad iniziare da quella da lui stessa benedetta soltanto pochi giorni prima di Nicola Cosentino al Senato in Campania, al terzo posto “blindato” dopo Berlusconi (capolista) e Nitto Palma (secondo). L’ex sottosegretario, però, è intenzionato a “resistere” e, quindi, a volersi candidare.
Dopo l’ennesima maratona notturna, quindi, il Pdl è ancora alle prese con il caso Cosentino. La bozza delle liste, elaborata al termine di una serie di incontri, è di nuovo nelle mani di Silvio Berlusconi, riunito con i suoi fedelissimi a Palazzo Grazioli.
Ieri il Cavaliere aveva deciso di invertire la rotta sulle liste, nei confronti di indagati e imputati sia perché, avrebbe detto di metterci la faccia ma anche e sopratutto perché, in base ai sondaggi, ci sarebbe in ballo un milione di voti.
Da qui la rinuncia prima di Claudio Scajola e poi di Marcello Dell’Utri ma non dell’ex sottosegretario ed ex coordinatore campano del Pdl Nicola Cosentino che, nonostante lo stop dei vertici nazionali, avrebbe deciso di “resistere”. (200113 Giancarlo Frasca)