Sfida senza fine tra Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno e viceministro alle infrastrutture, ed il ministro Maurizio Lupi sulla mancata attribuzioni delle deleghe. All’indomani della delibera antitrust sulla incompatibilità, commentata comunque positivamente a Palazzo di città, De Luca ha replicato dalle colonne del quotidiano La Stampa parlando anche del recente sequestro preventivo del Crescent. La replica di Lupi dagli schermi di Sky.
“Non c’è nessun pregiudizio, il giorno in cui il sindaco De Luca si dimetterà, come è accaduto con tutti gli altri sottosegretari, saranno date le deleghe, massima collaborazione. Il tema non sono i soldi che arrivano alle Infrastrutture”. Così il ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi, ospite de L’Intervista di Maria Latella su Skytg24, risponde in sostanza alle parole del sindaco e viceministro Vincenzo De Luca, che in un’intervista a La Stampa si lamentava di non aver ancora ricevuto le deleghe.
“Non ho ancora ricevuto le deleghe, nonostante abbia sollecitato più volte sia il ministro Lupi sia il premier Letta. Di fatto non esercito il ruolo di viceministro. Ho già avviato la pratica della decadenza al Comune di Salerno, in modo che il consiglio comunale non debba sciogliersi e possa subentrarmi il vicesindaco. Così hanno fatto sia Zanonato a Padova che Del Rio a Reggio Emilia. Ma loro almeno le deleghe le avevano ottenute”. Lo afferma il sindaco di Salerno e viceministro ai Trasporti Vincenzo De Luca, che in un’intervista alla Stampa ha ribadito di non volersi dimettere per il fatto di essere indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla costruzione dell’edificio Crescent.
De Luca è anche tornato ad accusato Lupi di “voler gestire come fosse un monopolio un ministero importantissimo come il suo. Non rispetta la legge 81 del 2001. La colpa dello strapotere di Lupi – dice – non è di Letta, ma del Pd. È il Pd – continua il sindaco – che ha deciso di mettere nelle mani di Lupi un ministero che si occupa degli interessi più importanti, anche per la mole di denaro, del Paese”.
“Sull’inchiesta salernitana – ha aggiunto De Luca nell’intervista del quotidiano La Stampa – sono indagato per la variante al Piano Urbanistico Attuativo che consentiva l’acquisizione delle aree demaniali sulle quali è sorto il cantiere Crescent. Non mi dimetto. Anzi, mi dovrebbero dare una medaglia: io ho avuto il coraggio di decidere, in un Paese dove nessuno decide”.
De Luca, come aveva anche fatto sapere ieri, con una nota inviata dall’ufficio stampa di Palazzo di Città, una interpretazione “positiva” della delibera di ieri dell’Antitrust. “Mi dà ragione (…) ha accolto la mia tesi secondo cui la carica di viceministro non si è ancora perfezionata a causa della mancata attribuzione delle deleghe. (…) Letta mi dia le deleghe perché la ragione è dalla mia parte”.
Sul Corriere della Sera invece il segretario del Pd, Guglielmo Epifani ha lanciato una sorta di ultimatum: “Dopo la formalizzazione del caso a opera del Garante è chiaro che non si può più aspettare. Letta deve scegliere con De Luca tra le due opzioni: o quella di governo o quella di sindaco”.