453 sì (da Pd, Pdl, Scelta civica, Centro democratico e Svp ed il Mise), 153 no (M5S, Sel e Fratelli d’Italia) e 17 astenuti (Lega) per il Governo Letta che ha ricevuto la fiducia alla Camera dopo il discorso programmatico del pomeriggio. I presenti sono stati 623, i votanti 606 e la maggioranza richiesta, ampiamente superata, era di 304 voti. Domani tocca al Senato. Alle 9 inizierà il dibattito che sarà concluso dalla replica di Enrico Letta. Dalle 11,30 avranno inizio le dichiarazioni di voto e intorno alle 13 inizierà il voto dei senatori sulla fiducia.
Sospensione del pagamento della prima rata dell’Imu, l’imposta comunale sugli immobili, previsto per giugno, rifinanziamento della cassa integrazione in deroga, interventi per gli esodati, per favorire l’occupazione giovanile ed ancora cancellazione delle indennità aggiuntive per i ministri parlamentari ed abolizione delle province.
Questi alcuni dei punti toccati dal presidente del Consiglio Enrico Letta, nel suo discorso alla Camera dei Deputati prima di chiedere la fiducia. Da mercoledì, poi, il Premier sarà impegnato in un viaggio che toccherà Berlino e Parigi, oltre che Bruxelles, dove quasi sicuramente si cercherà di ottenere dall’Unione Europea un allenamento della politica del rigore, per superare la fase recessiva.
Tornando al discorso alla camera, Enrico letta ha anche annunciato che il Governo si impegnerà per evitare che in estate scatti l’aumento dell’Iva. E poi meno burocrazia e tasse sul lavoro per i neo assunti e provvedimenti in favore delle famiglie. L’Italia, inoltre, dovrà puntare di più sul turismo che andrà rilanciato e occorrerà lavorare per attrarre investimenti dall’estero. Strizzando un occhio alle opposizioni, in particolare al Movimento 5 Stelle, inoltre, Letta ha auspicato l’abolizione della legge esistente sul finanziamento dei partiti, aprendo al contributo volontario dei cittadini per sostenere la politica.
Il presidente del Consiglio ha anche chiesto il coinvolgimento delle forze che non sostengono il governo annuncia anche una Convenzione aperta agli esperti, che assorba i pareri dei 10 “saggi” di Napolitano, per preparare le riforme costituzionali. Tutto questo senza dimenticare la riforma elettorale, almeno con la cancellazione dell’attuale legge ripristinando quella precedente. L’obiettivo, però, è quello di superare il bicameralismo perfetto, creare un Senato delle Regioni, abolire le Province e perfezionare il Federalismo fiscale. (290413 Gf)