L’Aeroporto di Salerno diffida il Ministero dell’economia e finanze. La società di gestione è passata al contrattacco diffidando formalmente il dicastero a rendere ad horas il proprio parere favorevole alla concessione della gestione totale dell’aeroporto di Salerno-Pontecagnano per la durata di anni venti, mediante la sottoscrizione del Decreto interministeriale di gestione totale. La diffida arriva perché, scrive la società, esistendo le condizioni e i requisiti di legge, si segnala un perdurante rallentamento procedurale presso il ministero mentre, al contrario, l’Enac ha già reso il proprio parere favorevole in data lo scorso 9 novembre 2014 e il ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha fatto lo stesso lo scorso 24 dicembre. «E’ del tutto incomprensibile ed immotivato – dichiara il presidente della società, Antonio Ilardi – il costante differimento della positiva conclusione dell’iter amministrativo relativo all’aeroporto salernitano, il cui mancato perfezionamento dipende unicamente da una non corretta gestione del potere pubblico procedurale, in contrasto con il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione. Tale rallentamento è stato provocata negli ultimi due anni dal ministero dell’economia e delle finanze. Proseguiremo, senza timori reverenziali, la nostra battaglia a favore del territorio salernitano e lucano, rivolgendo un accorato appello alle Regioni Campania e Basilicata, alla Provincia di Salerno, alla Camera di Commercio, ai parlamentari, ai sindaci, alle organizzazioni imprenditoriali e sindacali affinché difendano, insieme a noi questa irripetibile occasione di sviluppo». Sulla questione è subito intervenuto Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale: «La diffida inviata dalla società “Aeroporto di Salerno–Costa d’Amalfi spa” al ministero dell’economia, testimonia che il premier Renzi fa solo chiacchiere e promesse. Dove sono finiti i 40 milioni di euro annunciati nello Sblocca Italia a favore dello scalo salernitano?». (050215)