Nel pomeriggio Boulaye Dia ha rilasciato un’intervista, non autorizzata dalla Salernitana, a L’Equipe per dare la sua versione sul caso che lo riguarda. “Ci sono state troppe bugie, voglio mettere le cose in chiaro e restaurare la mia immagine. La gente ha l’impressione che io sia una persona che ha problemi, ma non ne ho mai avuti. Il club ha mentito. Non mi sono mai rifiutato di entrare. All’80’ l’allenatore mi ha chiesto di andare a scaldarmi. Ho solo fatto un gesto con la testa, non pensavo proprio di entrare perché non mi ero per nulla riscaldato prima. Ha visto il mio gesto, mi ha detto subito: ”Siediti” e ha detto ad un altro di andare a scaldarsi. Poi ne abbiamo parlato nello spogliatoio”. La Salernitana non replica. Filtra, però, che il club granata non ha mai voluto alcun accordo col giocatore, ma ha cercato solo di trovare una mediazione per consentirgli di andare in campo. Ora salta tutto e si va davanti al Collegio Arbitrale. Udienza fissata il 30 aprile. La Salernitana ha chiesto la riduzione dello stipendio del 50% fino a giugno dal momento in cui è accaduto il fatto (rifiuto del giocatore di entrare in campo nei minuti finali di Udinese-Salernitana), un risarcimento danni di 20 milioni e la conferma del provvedimento di far allenare il calciatore da solo con un preparatore. Anzi, questa intervista, non autorizzata dal club, potrebbe essere utilizzata come ulteriore prova per sottolineare il comportamento poco ortodosso del giocatore durante tutta la stagione.

Di Franco Esposito

Giornalista professionista, lavora a Telecolore dal 1984. Padre di tre figli, è laureato in Giurisprudenza col massimo dei voti. E' corrispondente del Corriere dello Sport e di Repubblica. Radiocronista e opinionista di Radio Bussola 24. Professore a contratto nel Master in Comunicazione dello Sport presso UniCusano. Cultore della Materia presso UniSa.