Una pausa di riflessione oltre che per attendere ulteriori documentazioni da Italia Nostra prima di decidere sulle autorizzazioni paesaggistiche per il Crescent. A dirlo il soprintendente Miccio, dopo la conclusione, del tavolo tecnico. La riunione con il Comune di Salerno si è chiusa soltanto a tarda sera di ieri. Fiduciosa la delegazione di palazzo di Città, critiche dagli ambientalisti mentre i costruttori parlano di assenza di vincoli. (120914)

Oltre tre ore di confronto, dalle 16 e 30 a quasi le 20, tra avvocatura dello Stato, Comune di Salerno e Soprintendenza. La seconda fase del tavolo tecnico indetto dal soprintendente Miccio sulla delicata questione delle autorizzazioni paesaggistiche è andato oltre le possibili previsioni con una riunione fiume che si è protratta anche oltre l’orario di apertura degli uffici di via Tasso con i rappresentanti di Palazzo di Città usciti quando ormai il portone di ingresso dell’ente era chiuso da tempo e buona parte dei dipendenti erano giù andati in casa. Al secondo piano soltanto i delegati del Comune, il Soprintendente e qualche collaboratore. Al tavolo, per l’avvocatura dello stato Rita Santulli. Per Palazzo di città, invece, l’architetto Marilena Cantisani, l’avvocato Antonio Brancaccio e Felice Marotta. Con loro anche Giorgio Cui, del gruppo di lavoro dell’architetto catalano Riccardo Bofill, che ha progettato l’opera, Davide Pelosio e Bianca De Roberto. Intorno alle 20, a sole ormai calato il tavolo si è concluso. Ad uscire per prima i rappresentanti dell’avvocatura quindi quelli del Comune, con il solo Marotta che ha rilasciato qualche breve dichiarazione.
Intanto ItaliaNostra, che già in mattinata si era detto contrariata per l’assenza del Comune alla riunione mattutina, uno slittamento chiesto comunque due giorni prima, si è riservata di presentare entro una settimana una propria documentazione. A renderlo noto lo stesso Soprintendente, con una nota serale con la quale ha anche ribadito come la decisione sarà presa dopo una logica pausa di riflessione, per analizzare le carte ricevute.