Tutto rinviato ad ottobre per conoscere una decisione finale sulla battaglia giudiziaria in corso sul Crescent di Salerno. Il Consiglio di Stato ha disposto una nuova super perizia, per chiarire una serie di questioni sull’opera. Intanto i lavori proseguiranno regolarmente. (250413 Giancarlo Frasca)

Come anticipato ieri sera da Telecolore, occorrerà attendere almeno fino a metà ottobre per scrivere la parola fine alla querelle giudiziaria che sta interessando l’edificio semicircolare progettato dall’archietto spagnolo Bofill per delimitare la futura piazza della libertà a Salerno. Sul così detto Crescent, infatti, il Consiglio di Stato, dopo l’udinza di merito dello scorso 16 aprile, ha preferito rinviare una decisione finale a dopo l’estate, anzi, per meglio dire, ad ottobre. I giudici di palazzo Spada, infatti, hanno disposto una nuova super perizia, affidata ad un collegio di docenti universitari della Sapienza e di Roma. Ai tre ordinari, scelti dal preside della Facoltà di Ingegneria, il compito di verificare la conformità del progetto alla normativa antisismica, prendendo posizione in ordine ai rilievi contenuti nelle relazioni sinora presentate. Il riferimento va alle tre perizie ricevute nei mesi scorsi dalla Regione Campania, dall’Autorità di Bacino e, soprattutto, dal Genio Civile.
I giudici, hanno definito il Crescent una progettazione complessa che incide su tematiche interdisciplinari e specialistiche, di natura geologica, idrogeologica, geotecnica e strutturale, evidenziando come siano emerse dalle verificazioni assunte alcune carenze. Al tempo stesso, comunque, sempre i giudici, nell’ordinanza depositata ieri, non hanno denotato una manifesta deficienza delle opere sia sotto il profilo della sicurezza che delle prestazioni, non essendo emerse deficenze dai risultati delle verifiche strutturali e geotecniche. Nonostante ciò le carenze riscontrate non avrebbero consentito un accertamento pieno di rispondenza alla normativa sismica vigente. Da qui la decisione di disporre un supplemento istruttorio.
I tre docenti universitari avranno sessanta giorni di tempo, da ieri, per consegnare la loro relazione, quindi per giugno, con una nuova discussione già fissata davanti al Consiglio di Stato per il 15 ottobre. Fino ad allora, comunque, i lavori proseguiranno nel cantiere di via Alvarez. Con i ritmi sin qui adottati, quindi, per il mese di ottobre, quando arriverà la decisione finale di Palazzo Spada, i settori dal 2 al 5 del Crescent saranno quasi sicuramente completati.