Dopo otto giorni in carcere, il tribunale del Riesame ha disposto il trasferimento ai domiciliari per l’avvocato salernitano Simone Labonia, coinvolto, con altre 27 persone nel crac del Gruppo Amato, titolare dell’omonimo pastificio del capoluogo. I giudici del Riesame hanno accolto questa mattina l’istanza di remissione in libertà, presentata dai legali di Labonia all’indomani dell’insaprimento della misura dei domiciliari alla quale era sottoposto dallo scorso mese di giugno.
La decisione giunge dopo l’interrogatorio di circa un’ora e mezzo al quale l’avvocato salernitano era stato sottoposto alla presenza del sostituto procuratore Vincenzo Senatore, registrato e secretato. Sarebbe venuto meno, sembra, il rischio di reiterazione del reato.
A Labonia il Pm contesta parcelle per circa 800 mila euro, ritenute sproporzionate rispetto agli incarichi ricevuti.
Si è in attesa, intanto, anche di una decisione per Paolo Del mese, Anche l’ex parlamentare era stato trasferito in carcere lo scorso 12 febbraio, in seguito all’inasprimento della misura dei cautelari ed era stato prelevato con un’ambulanza dal proprio domicilio di Pontecagnano Faiano.
A Del Mese la Procura contesta di aver ricevuto tangenti per intercedere nei confronti di istituti di credito per il gruppo Amato. Una tesi respinta dall’ex parlamentare che ha sempre parlato di un prestito.
Le udienze del processo sul crack Amato, invece, inizieranno l’11 marzo. dopo il rinvio delle scorse settimane. (200213)