ItaliaNostra e Comitato No Crescent tornano all’attacco su Piazza della Libertà e sull’edificio semicircolare progettato dall’architetto catalano Bofill per delimitare la piazza che, nelle intenzioni del Comune di Salerno, dovrà essere la più grande protesa verso il mare d’Europa. Nonostante il recente provvedimento della Cassazione, che sembrava aver scritto la parola fine sulla questione, rigettando la richiesta di annullare il dissequestro presentato dalla Procura di Salerno, l’associazione ambientalista ed il Comitato sono pronti a nuove iniziative giudiziarie, criticando il silenzio da parte dei funzionari e dei tecnici del Comune di Salerno che, invece, secondo Italia Nostra e No Crescent dovrebbero impedire la prosecuzione dei lavori.
Nuove contestazioni, inoltre, sul torrente Fusandola ribadendo che la Procura avrebbe nominato dei consulenti tecnici per approfondire questo aspetto.
Preannunciata anche una nuova richiesta di sequestro di tutto il comparto di Santa teresa, ed una denuncia alla soprintendente Casule ed all’architetto Cantisani, per il loro atteggiamento sull’intera vicenda.
Italia Nostra e No Crescent hanno anche stigmatizzato le parole del presidente della Giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca, preannunciando una querela. In occasione della presentazione del così detto Piano per Salerno, che destinava 970 milioni per opere pubbliche nel capoluogo, il Governatore aveva attaccato ambientalisti e comitati, ritenendoli responsabili, anche economicamente, dei ritardi nella realizzazione di Piazza della Libertà e Crescent, dopo il via libera definitivo della Cassazione. (280516)