Carlo Acutis, il ragazzo di 15 anni stroncato dalla leucemia fulminante il 12 ottobre 2006, considerato il “patrono di Internet” per la sua passione per l’informatica, diventa Santo. Lo ha deciso il Papa dopo l’udienza concessa al cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi. Era stato proclamato Beato poco meno di quattro anni fa. Ora Papa Francesco ha riconosciuto un miracolo compiuto per intercessione del Beato, l’ultimo passo necessario prima della canonizzazione. Riguarda una 23enne del Costa Rica, che studia in Italia. Due anni fa, il 2 luglio 2022, a Firenze, dove si era trasferita, la giovane cadde dalla bicicletta battendo la testa. Fu operata ma le sue condizioni erano disperate. Allora la mamma, Liliana, si recò ad ad Assisi per pregare sulla tomba di Carlo Acutis, lasciando una lettera. Al suo ritorno, la figlia aveva ripreso a respirare autonomamente e poi si rimise del tutto. Ora sta per laurearsi.
La notizia della canonizzazione di Carlo Acuts è stata accolta con gioia nel Cilento. Sua mamma, Antonia Salzano, è originaria di Centola dove la famiglia si recava in vacanza ogni estate. Carlo andava a mare a Palinuro e tutti lo ricordano molto bene. Inoltre, frequentava il santuario di San Mauro La Bruca. “Ho accompagnato mio figlio Carlo – ha spesso ricordato la mamma del futuro santo – a pregare in questo Santuario Eucaristico nel 2000 ed anche per preparare una mostra internazionale sui miracoli eucaristici che ha fatto il giro del mondo”.
Il 26 luglio del 1969 dei ladri entrarono nella chiesa parrocchiale di sant’Eufemia per impadronirsi degli oggetti sacri e rubarono dal tabernacolo anche la pisside con le ostie consacrate. Poi gettarono le particole in una stradina poco distante, dove una bambina le ritrovò e le restituì al parroco. Le 63 ostie recuperate ancora oggi si mantengono intatte. Le Reliquie di Carlo Acutis sono state accolte già due volte a Salerno: lo scorso ottobre dalla parrocchia Maria SS. della Medaglia Miracolosa e il 14 e 15 maggio scorsi dalla parrocchia di San Vincenzo de’ Paoli.

Di Franco Esposito

Giornalista professionista, lavora a Telecolore dal 1984. Padre di tre figli, è laureato in Giurisprudenza col massimo dei voti. E' corrispondente del Corriere dello Sport e di Repubblica. Radiocronista e opinionista di Radio Bussola 24. Professore a contratto nel Master in Comunicazione dello Sport presso UniCusano. Cultore della Materia presso UniSa.