E’ di otto feriti, di cui tre più gravi, tutti in provincia, il bilancio della notte di capodanno nel salernitano. Quattro le persone ricoverate all’ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo di Cava de’Tirreni, due, invece, quelli che hanno dovuto far ricorso ai sanitari del Fucito di Mercato San Severino ed altrettanti del Santa Maria della Speranza di Battipaglia.
Per cinque di loro prognosi al massimo di una decina di giorni.
Tre, invece, i casi più gravi. Un 35enne ha perso una mano e riportato gravi danni all’occhio destro. L’uomo, dopo esser stato soccorso al Santa Maria Incoronata dell’Olmo di cava de’Tirreni è stato trasferito al Pellegrini di Napoli. E’ ricoverato in prognosi riservata, invece, un 24enne che ha subito una frattura ossea all’orbita sinistra e una contusione polmonare. Altre due persone hanno riportato lievi bruciature ed escoriazioni con una prognosi giudicata guaribile tra i 10 e 15 giorni.
Nella Piana del Sele, a Battipaglia, un diciannovenne straniero, di origini ucraine, ha perso un dito di una mano in seguito alla deflagrazione di un petardo inesploso che aveva raccolto per strada. Un fenomeno quest’ultimo, che purtroppo continua a far registrare tanti feriti, soprattutto tra i più giovani, in occasione di ogni capodanno nonostante gli appelli da parte delle forze dell’ordine e delle amministrazioni locali.
Ma il bilancio più grave in Campania c’è stato nel napoletano con 37 feriti per l’esplosione di fuochi d’artificio di Capodanno tra Napoli e la provincia. Il dato è in lieve aumento rispetto al primo dell’anno del 2018, quando i feriti tra capoluogo e provincia furono 35, e in diminuzione rispetto ai 45 di due anni fa. Il primo ferito c’è stato prima di mezzanotte, uno dei primi in Italia, in serata, con il ricovero al Vecchio Pellegrini di un 13enne, per una ferita legata ad un petardo che gli ha procurato numerose lacerazioni alle gambe e la compromissione di alcune dita della mano destra.
Dei 37 feriti, 20 sono nel capoluogo regionale e 14 in provincia. Sono 5 i feriti più gravi per i quali la prognosi è di 30 giorni e che sono attualmente ricoverati, mentre per gli altri la prognosi è sotto i 15 giorni. Tre i minori rimasti feriti.
In ogni caso il divieto di utilizzare botti e petardi, sancito da tante città italiane, è stato abbondantemente ignorato. Il numero di interventi dei vigili del fuoco nella notte di Capodanno in tutta Italia è aumentato rispetto allo scorso anno.
Sono stati 658 contro i 519 del 2018. Il numero maggiore di chiamate anche quest’anno nel Lazio 171 (114 lo scorso anno), poi la Lombardia con 88, la Campania con 86, l’Emilia Romagna con 76 e la Toscana con 52. Anche quest’anno nessun intervento in Sardegna.
Tra l’altro il 2018 si è chiuso anche con un episodio incredibile, verificatosi nel napoletano, a Pianura, di un mezzo del 118 colpito da alcuni petardi e botti lanciati durante i festeggiamenti per la notte di San Silvestro. A denunciarlo è sempre l’associazione ‘Nessuno tocchi Ippocrate’, che si occupa delle violenze contro gli operatori sanitari. L’equipaggio dell’ambulanza aveva effettuato un intervento di soccorso nella zona di Pianura quando è iniziato il lancio di botti da parte di sconosciuti. Due petardi sono stati lanciati anche contro il tetto dell’ambulanza. Nessuno degli operatori è stato comunque colpito.(010119)