In agitazione i lavoratori del Cns impiegati nelle strutture dell’Asl di Salerno. Con la nuova gara d’appalto rischiano di guadagnare meno o, comunque, di restare a casa. Questa mattina presidio in via Nizza, all’ingresso dell’azienda sanitaria locale, in attesa di incontrare il direttore generale Squillante. (220413 Giancarlo Frasca)

Una guerra tra poveri per salvaguardare il posto di lavoro e gli attuali livelli retributivi. E’ quanto si sarebbe innescato, secondo i sindacati, tra i dipendenti del Cns, il Consorzio Nazionale Servizi. 640 persone che sinora hanno assicurato l’ausiliariato e la sanificazione nelle strutture dell’Asl di Salerno e che ora, in virtù di una nuova gara d’appalto, indetta dall’ex commissario Bortoletti e confermata dagli attuali vertici dell’Azienda, dovrebbero dividersi tra due società. 340, infatti, dovrebbero restare con il Cns, che si è aggiudicato l’ausiliariato, mentre gli altri dovrebbero passare, in virtù dell’articolo 4 del loro contratto, alla società che dovrà occuparsi della sanificazione, cioé la team Service. In quest’ultimo caso, però, a condizioni differenti perché l’appalto vinto prevede un monte ore lavorative più basso rispetto al passato. Una situazione che, secondo i sindacati, pone diversi problemi, ad iniziare dalla scelta dei lavoratori destinati a guadagnare meno ed i criteri da adottare. Una serie di questioni poste ai vertici dell’Asl dopo un presidio tenutosi questa mattina in via Nizza a Salerno.