Entra nel vivo il programma di riapertura del pastificio Antonio Amato. Tra oggi e domani la consegna della semola. Per venerdì gli imballaggi. Lunedì la ripresa produttiva. (040712 Giancarlo Frasca)

Dopo sei mesi di inattività, da qualche giorno i cancelli del pastificio Antonio Amato, nella zona industriale di Salerno, sono tornati a riaprirsi. I giorni bui delle gare per il fitto o l’acquisto dello stabilimento e del marchio, tra bandi andati a vuoto, ricorsi della Procura ed assegnazioni revocate o rifiutate, sembrano finalmente lontani. I piazzali ed i capannoni di uno dei pastifici più moderni d’Europa sono finalmente tornati ad animarsi di lavoratori, sebbene per ora soltanto una ventina sul centinaio che fino allo scorso anno erano impiegati con l’Antonio Amato. Un primo gruppo al quale è affidata la ripresa produttiva dell’azienda che, ormai, è sempre più vicina e, di fatto, già avvenuta. Da questa mattina, infatti, è iniziata la consegna della semola di grano duro, materia prima indispensabile per la produzione della pasta. Entro domani i rifonrimenti saranno ultimati e sarà definito anche un piano preciso sui formati che saranno prodotti per primi. Una linea di lavorazione è già pronta per partire ed una seconda lo potrebbe essere a breve. Entro venerdì, inoltre, arriveranno gli imballaggi, cioé le bobine di materiale plastico con il classico fondo blu dell’Antonio Amato, con le nuove diciture sociali, cioé riportanti il nome della Dicado, la società costituita dalla Di Martino di Gragnano per gestire l’azienda salernitana. Lunedì, poi, sarà il gran giorno e da Via Tiberio Claudio Felice torneranno ad uscire i camion per riportare la pasta Antonio Amato nei negozi e nei supermercati italiani e stranieri.