Partono al Polo Oncologicodi Pagani, sotto la guida del Prof. Giuseppe Di Lorenzo, due studi sul carcinoma prostatico rivolti ai pazienti affettida carcinoma prostatico finalizzati ad identificare mutazioni dei geni che predispongono ad un andamento più aggressivo della neoplasia. La grossa novità dello studio, come ricorda il Prof. Giuseppe Di Lorenzo, è che potranno essere identificate mutazioni già al momento della diagnosi,come oggi avviene per il tumore della mammella e dell’ovaio, mettendo in atto strategie terapeutiche più appropriate, anche con eventuale risparmio economico.Il secondo studio ha lo scopo di valutare l’impatto della diagnosi di tumore prostatico e dei successivi trattamenti, sulla qualità di vita, sulla sfera psicologica, relazionale, sessuale e corporea del paziente. Il paziente sarà così aiutato nell’elaborazione dell’esperienza di malattia: un processo ancora più difficile in epoca di COVID-19, sia per le difficoltà che pone nel processo terapeutico, sia per le implicazioni psicologiche legate alla solitudine e alla pervasiva aura di morte che il COVID-19 può generare,in particolare in un paziente oncologico. I due studi che hanno ottenuto il semaforo verde del Comitato Etico–dichiara il prof. Giuseppe Di Lorenzo-l’ASL di Salerno, si pongono con terapie innovative e personalizzate ec on la presa in carico integrata degli aspetti oncologici e psicologici, volendo essere sempre al fianco del paziente nell’ottica di una oncologia di precisione”.