Il complesso monumentale di Santa Sofia, nel centro storico del capoluogo salernitano torna ad aprirsi all’urbanistica ed all’architettura. La sala principale, infatti, ospita da questa mattina, e fino al 23 febbraio, la mostra “Una grande Opera…Salerno”, dedicata alla trasformazione urbana realizzata ed in atto nella città di Salerno. Un allestimento curato dal laboratorio dei pensieri Scomposti, insieme con l’Autorità Portuale di Salerno e l’amministrazione comunale, in maniera inusuale, rispetto al solito, ad iniziare dagli effetti di luce che hanno animato il soffitto della chiesa richiamando le onde marine. In mostra i plastici della stazione marittima, per la quale la Regione Campania sembra abbia dato il via libera ad una variante, richiesta dal Comune di Salerno, e che dovrebbe consentire il completamento dei lavori. A Santa Sofia anche il plastico del Marina di Arechi, con l’edificio dello Yacht Club ed il ponte strallato, progettati da Calatrava, che saranno realizzati nei prossimi mesi. Sullo sfondo, poi, il grande allestimento del fronte di mare, dal Crescent a Piazza della Libertà, firmato Bofill, sul quale c’è ancora l’edificio a Vela nei pressi del porticciolo turistico. E poi il richiamo alle proposte progettuali future, come quella di Dante Benini che interessa piazza della Concordia e Via Vinciprova, con un grattacielo.
A completare il tutto una serie di video che mettono a confronto il passato, il presente ed il futuro delle zone al centro della trasformazione urbana a Salerno.
Durante l’inaugurazione, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Salerno De Luca e l’assessore all’urbanistica De Maio, da segnalare anche la presenza inedita di un neo costituito comitato “Si Crescent” che ha effettuato anche un volantinaggio all’interno di Santa Sofia.
La mostra non si ferma alla sola Santa Sofia, intesa come chiesa, proseguendo anche al primo piano del complesso con un messaggion simile ma con una scenografia completamente diversa, con 10 filmati nuovi, un allestimento più semplice ma più diretto, con un gioco di parole continuo. Al centro dell’allestimento la LungoIrno e tutte le opere che sono state realizzate lungo questo asse. Pannelli esplicativi lungo tutto il percorso. Grande attenzione, nei due piani, alla parte visiva di quello che era prima la città. Nel secondo piano invece saranno realizzati 8 laboratori che porteranno in evidenza le potenzialità lavorative susseguenti a questa trasformazione, non dimenticando mai la vocazione turistica di Salerno. Dalle nuove attività portuali a quelle logistiche, a quelle di servizio, a quelle creative oltre a mettere in evidenza, naturalmente, le caratteristiche enogastronomiche del territorio, che il turismo potrà valorizzare come logico riferimento. (080214 Giancarlo Frasca)