“Questo paese deve morire di queste imbecillità o deve decidersi a diventare uno dei tanti paesi nei quali l’economia della trasformazione urbana serve per creare lavoro e dignità urbana”. Così il sindaco di Salerno De Luca, dal Tg1 di ieri sera, ha criticato la nuova iniziativa giudiziaria che ha interessato l’altro ieri mattina il Crescent, l’edificio semicircolare progettato dal catalano Boffil per delimitare piazza della Libertà, nell’area di via Alvarez, nei pressi del porto commerciale del capoluogo. Al centro di un duro braccio di ferro giudiziario, con ricorsi a tar e Consiglio di Stato, con i giudici di Palazzo Spada anche a giorni dovrebbero depositare la sentenza finale, mercoledì mattina ci ha pensato la Procura di Salerno ad intervenire. Su richiesta dei magistrati, infatti, i Carabinieri hanno notificato il sequestro preventivo del cantiere e una trentina di avvisi di garanzia, anche al sindaco De Luca, assessori, tecnici e funzionari. Dopo aver ironizzato suì propri profili facebook e twitter ed aver pubblicato l’avviso di garanzia sul proprio sito, oltre che su quello del Comune, il primo cittadino ha scelto testate nazionali per il contrattacco. Ad occuparsi del caso Salerno, quindi, il Tg1 nell’edizione di ieri sera alle 20, quella più vista in Italia. De Luca ha anche replicato alle accusa di mancata sdemanializzazione, ed al documento mostratogli dal giornalista del Tg1, De Luca ha detto: “Questa cartuscella che lei ha tirato fuori non significa assolutamente nulla”. (221113)

2 pensiero su “Salerno, De Luca sceglie il Tg1 per replicare al sequestro del Crescent: Questo paese deve morire di queste imbecillità”
  1. In 20 frasi è capace di dire 25 insulti e va peggiorando sempre di più quasi in preda ad un delirio megalomane. Lo preferisco quando rincorre gli extracomunitari e le vecchiette… almeno non fa danni alla Città. Confondere la cementificazione con il progresso, la distruzione del territorio con la necessità di bonificarlo, i grandi eventi con la crescita culturale collettiva è quanto di più falso e di idiota si possa fare.

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