Anche 17 comuni salernitani al voto domani e lunedì mattina per il rinnovo dei consigli comunali e per eleggere i nuovi primi cittadini. Due i centri con più di 15.000 abitanti, Scafati e Pontecagnano Faiano. (250513)

Domani e dopo urne aperte in 718 comuni italiani, di cui 528 appartenenti a regioni ordinarie e 190 a regioni a statuto speciale. 21 i comuni capoluogo di provincia, interessati dal voto, fra cui Ancona e Roma capoluogo di regione. Due giorni di voto nei comuni con scadenza naturale del mandato degli organi eletti nel 2008 ed in quelli alle elezioni anticipate perché commissariati o per motivi diversi. Eventuali ballottaggi fissati per il 9 e 10 giugno. Una tornata elettorale che interessa anche 17 centri della provincia di Salerno, anche di notevoli dimensioni, come Scafati, con 39.660 abitanti. Poco più di 20.000, per la precisione 21.087, per Pontecagnano Faiano, secondo comune per dimensioni chiamato domani e dopodomani a rinnovare il consiglio ed a eleggere il primo cittadino.
A seguire Campagna, con 13.6595 abitanti e Montecorvino Rovella, con 10.720.
SCAFATI
Otto gli aspiranti primi cittadini a Scafati, il centro più grande interessato dal voto. Tre per il centro sinistra. In corsa anche il sindaco uscente, Pasquale Aliberti, con otto liste a supporto, tra le quali il Pdl. Vittorio D’Alessandro correrà per il Pd. In corsa anche Nicola pesce, Cristoforo Salvati, Michele Raviotta, Eugenio Panella, Marco Esposito e Carlo Marchesano.
PONTECAGNANO
Sette, invece, i candidati sindaco a Pontecagnano Faiano. In lizza l’uscente Ernesto Sica. A contendergli la riconferma a palazzo di Città, Giuseppe Lanzara, del centrosinistra, Lucia Zoccoli, del Nuovo Psi, Antonio Anastasio, Fdi, ed ancora Francesco Vicidomini, Agata Bisogno e Giuliana Moscati del Movimento 5 Stelle.
Urne aperte da nord al sud della provincia, dall’Agro e Costiera Amalfitana fino al Cilento.
Oltre ai centri già citati, più grandi, si voterà anche ad Aquara, Atena Lucana, Calvanico, Castelcivita, comune commissariato, Futani, Laviano, Olevano sul Tusciano, Polla, commissariato, Roccagloriosa, Romagnano al Monte, San Mango Piemonte, Sant’Egidio del Monte Albino e Scala.
In alcuni centri la sfida sarà per prima cosa sul quorum da raggiungere. A Futani, Scala e Romagnano, infatti, ci sarà un solo candidato sindaco con la sua lista di riferimento. Per essere eletto, quindi, occorrerà semplicamente superare la soglia del 50% dei votanti, pena nullità della tornata elettorale.
Sarà consentito il così detto voto disgiunto, cioé per un aspirante sindaco e per una lista non collegata.
Prevista, inoltre, ma solo nei comuni con più di 5.000 abitanti, la doppia preferenza di genere. L’elettore potrà indicare due candidati alla carica di consigliere comunale ma, esclusivamente di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.