Coste, cultura, storia, ma non solo. L’Italia si conferma apprezzata anche per i suoi tesori sotterranei. Il turismo speleologico attira oltre 1 milione e 500 mila visitatori l’anno e genera un fatturato, tra indotto e diretto, di circa 25 milioni euro, secondo i dati e le stime dell’Associazione Grotte Turistiche Italiane. Il 60% dei visitatori stranieri nelle grotte italiane viene dalla Germania (il 20% del totale). Forte di questi numeri, è nato in Campania il progetto ‘Tre Grotte, tre Fiumi’, presentato oggi presso lo stand Enit all’Itb di Berlino, fiera dell’industria del turismo internazionale. Il progetto è promosso dagli enti che gestiscono le Grotte di Pertosa-Auletta, quelle di Morigerati e di Castelcivita, tre cave naturali immerse nel Parco del Cilento, del Vallo di Diano e Alburni, in provincia di Salerno. In Italia, il turismo speleologico conta nel complesso 52 Grotte. (080314)