Delusione per le promesse non mantenute dal Governo. Da Salerno il presidente nazionale dell’ordine degli ingegneri ha bocciato il Premier Renzi, colpevole di non aver messo in atto provvedimenti per far ripartire l’edilizia. Parole pesanti, quelle di Zambrano, espresse nel corso della presentazione del rapporto sulle quotazioni immobiliari in provincia di Salerno che hanno evidenziato un calo, seppur con segnali positivi rispetto al resto della regione. Restano le criticità come evidenziato dagli operatori del settore. (271014)
Su 39 proposte avanzate dalla rete delle professioni tecniche, il Governo ne ha recepito soltanto tre, non mantenendo una serie di promesse per il rilancio dell’edilizia, una volta settore chiave per l’economia, prima industria nel mezzogiorno. A dirlo, da Salerno, in occasione della presentazione dell’osservatorio sulle quotazioni immobiliari nelle varie città della provincia, il presidente nazionale dell’ordine degli ingegneri, Zambrano per il quale i problemi restano sempre gli stessi con il mattone visto come qualcosa da spremere e non da rilanciare. Un’accusa diretta al premier Renzi ed agli esecutivi che lo hanno preceduto che fa il paio con le dichiarazioni degli altri relatori al convegno svoltosi al comune di Salerno.
Un aspetto, quello della tassazione, evidenziato anche dagli operatori immobiliari salernitani.
L’osservatorio, in ogni caso, ha evidenziato un calo medio del 30% rispetto ai dati degli ultimi anni. Il segno meno più forte nel capoluogo seppur in controtendenza ma, come ha fatto notare il presidente della Fimaa, una delle due federazioni che ha promosso la pubblicazione, assieme alla Fiaip, Gianni D’agostino, era impossibile fare peggio del 2013. Lo scorso anno, infatti, era stato registrato il record negativo di contrattazioni, 407 mila, addirittura meno dell’anno nero del 1985. E poi le problematiche locali ad iniziare da un abusivismo che, complice la crisi, starebbe nuovamente interessando la compravendita immobiliare nel salernitano.