Si è celebrata a porte chiuse l’udienza dinanzi alla terza sezione penale del Tribunale di Salerno per il presunto stupro ai danni di Sara Tommasi, la showgirl che era presente all’udienza depositando la sua versione dei fatti dietro un paravento. Sara Tommasi ha girato nel 2012 un film a luci rosse dal titolo “Confessioni private” girato in un agriturismo di Buccino, in provincia di Salerno ma la show girl ha trascinato il produttore della pellicola in tribunale. Giuseppe Matera è stato condannato a due anni e dieci mesi di reclusione e a un risarcimento da versare a Sara Tommasi per danni morali. Le motivazioni che hanno portato la ragazza ad appellarsi alla Legge risiedono nel fatto che ella, come ha da subito affermato non appena è diffusa la notizia della sua partecipazione alla pellicola hard, non avrebbe girato il film nel pieno delle sue facoltà.
La Tommasi non era in grado di prendere una decisione consapevole, quindi non essendo consenziente, la sua non è stata una consapevole partecipazione alle riprese, ma una vera e propria violenza sessuale subita da un gruppo. Sul banco degli imputati ci sono Federico De Vincenzo, manager della show girl, alcuni attori che hanno partecipato alla realizzazione del lungometraggio ed il regista Alessandro Occhiobuono, in arte Max Bellocchio. La showgirl ha ripercorso quei giorni, ma il racconto non è sembrato sempre chiaro o preciso, evidenziando la possibilità che la ragazza sia alquanto confusa psicologicamente. Depositata dallo staff dei legali di Sara Tommasi, guidato dall’avvocato Saverio Campana una perizia medica che certificherebbe lo stato confusionale dell’attrice. Consegnato anche un video, girato prima del film porno di Buccino, nel quale sarebbe evidenziata la difficoltà psicologica della showgirl. Ma il collegio difensivo del regista, del manager e degli attori incriminati ha presentato alcune foto, scattate a Cannes in un locale per soli uomini, che invece attesterebbero le piene facoltà mentali della Tommasi. (180614)