È stato arrestato, questa mattina, a Capaccio Paestum, nel Salernitano, dai carabinieri della Compagnia di Agropoli (Salerno), Giancarlo Rossi, 29 anni, del luogo, autore di tre attentati incendiari (taniche contenenti carburante munite di innesco nel primo caso, “bombe carta” nelle altre due occasioni) avvenuti tra settembre e ottobre ai danni di un autolavaggio in località Licinella di Capaccio Paestum. In quelle circostanze furono fatti esplodere degli ordigni rudimentali nelle immediate vicinanze dell’attività commerciale, creando gravi danni alla struttura (circa 70mila euro) e una significativa ripercussione negativa sull’andamento dell’esercizio. L’uomo è ritenuto responsabile di tentata estorsione, danneggiamento seguito da incendio, detenzione e porto abusivo di materiale esplodente, il tutto aggravato dal metodo mafioso. L’autore degli attentati, non ricevendo, come richiesto – nonostante gravi e reiterate minacce fisiche e verbali – una ingente somma di denaro pretesa indebitamente, minacciò di bruciare l’autolavaggio, come poi è accaduto. Le indagini, alla quale hanno collaborato le vittime che hanno denunciato gli episodi, hanno delineato la particolare capacità intimidatoria del soggetto, rafforzato anche dalla notorietà locale dello spessore criminale della famiglia Rossi, dovuta alla pregressa condanna del padre Umberto Rossi per il reato di cui all’art.416 bis c.p., fattore sfruttato dal giovane indagato per intimidire le vittime, sperando di provocare in loro uno stato di assoggettamento e omertà. (160315)