Possibilità di acquistare biglietti per singole corse ma, al tempo stesso, tagliandi integrati più cari rispetto ad oggi. Dopo il convegno del 10 ottobre, Vetrella ha illustrato nel dettaglio a Napoli le caratteristiche del ticket Integrato Campania, più semplicemente TIC, alle associazioni di utenti del trasporto pubblico e dei consumatori in una riunione straordinaria della Consulta della Mobilità. La nuova struttura tariffaria su base chilometrica, entrerà in vigore dal primo gennaio del 2015 andando a sostituire Unico Campania nato nel 1994, inizialmente come Napolipass.
Il Ticket Integrato Campania prevede 82 titoli di viaggio integrati contro i 95 attualmente esistenti, con una riduzione del 13,7%. Accanto ai biglietti integrati ci saranno anche i biglietti per la singola corsa che avranno un costo inferiore. Nel dettaglio, il biglietto integrato urbano da 90′ a Napoli costerà 1,50 euro a fronte del costo attuale di 1,30 euro. Il biglietto di una singola corsa (bus urbani, metropolitane e funicolari), però, consentirà di risparmiare, poiché costerà 1 euro. Una spesa che, però, potrebbe crescere se ci fosse la necessità di utilizzare i mezzi di più società, come accade con UnicoCampania. Il costo dell’abbonamento annuale passerà dai 285,10 euro (di UnicoCampania) a 294 euro (della tariffa integrata) ma è previsto un risparmio con gli abbonamenti alle singole aziende, dal costo di 235 euro.
Nelle nuove tariffe regionali per il servizio pubblico Vetrella ha detto di aver “dato priorità agli abbonamenti annuali, poi a quelli mensili e poi al singolo biglietto per favorire il bilancio delle famiglie. Il sistema prevede un’articolazione del territorio campano in 16 fasce tariffarie per gli spostamenti extraurbani e 5 aree a tariffazione urbana e suburbana per i comuni di Napoli, Salerno, Caserta, Avellino e Benevento e le rispettive aree suburbane. L’assessorato ai trasporti spiegherà nelle prossime settimane, con incontri e opuscoli, come funzionano le nuove tariffe ed il progetto di avvicinamento al biglietto elettronico (che dovrebbe partire dal 2016). Il futuro, secondo Vetrella, dovrebbe essere un tagliando chilometrico al cento per cento. Dal 1 gennaio, inoltre, la Regione inizierà a lavorare su tariffe agevolate per anziani e studenti.
Il nuovo sistema è stato criticato nei giorni scorsi dal sindaco di Salerno, De Luca, che ha parlato di un peggioramento della qualità del servizio offerto proprio a causa della tipologica chilometrica che cambia a seconda di ogni singola tratta e che costringerà i viaggiatori, secondo il primo cittadino, ad acquistare biglietti diversi a seconda della tratta, urbana o extraurbana. Discorso simile per gli abbonamenti.
Tic bocciato anche dal vice capogruppo al consiglio regionale del Pd, Marciano, per il quale Vetrella ha dato i numeri sul Tic. Per l’esponente democratico, un tuffo indietro di 20 anni per la Campania, con la moltiplicazione dei centri di stampa, l’aumento dei costi di produzione, il ritorno a una struttura tariffaria di tipo chilometrico al posto di quella a zona, mentre nel resto del mondo si compie il percorso inverso. L’ultimo atto della disintegrazione del trasporto pubblico regionale e la cancellazione di un’eccellenza riconosciuta a livello europeo come Unico Campania.